I pericoli delle apnee notturne

DOMANDA

Sono una signora di quasi 40 anni. Vorrei sapere se è vero che le apnee notturne sono così pericolose per la salute di una persona. Mio marito di 46 anni russa tutte le notti sonoramente e tante volte ho la sensazione che smetta di respirare per poi riprendere. Mia madre mi ha detto che anche lei ogni tanto soffre di apnee notturne: sono un po’ preoccupata quanto è rischioso?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Le apnee notturne sono, in effetti, pericolose: potrebbero portare a lungo andare a ipertensione polmonare che, se misconosciuta, è una patolgia seria; a ischemie cerebrali e, se è presente una cardiopatia cronica, anche ad acuzie cardiologiche. Detto ciò non tutti quelli che russano hanno apnee, ci mancherebbe altro! Se il russare diventa importante il vicino di letto o di stanza può ovviamente accorgersi se vi sono ritmi del respiro diversi o sospette pause tipo apnee. In questo caso in prima istanza si può ricorrere a un monitoraggio non invasivo della saturazione di ossigeno (attraverso un strumento che si applica al dito) e, se questa scende sotto il 90% durante il sonno, è indicato eseguire una polisonnografia che registra il sonno, l'attivita respiratoria e cerebrale in modo da fare una diagnosi certa di apnea e identificare una causa certa. A questo punto si attuerà il trattamento che prevede la ventilazione meccanica non invasiva attraverso apposite mascherine da indossare di notte (CPAP: Continous Positive Airway Pressure).

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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