Ginecomastia: aiutarsi con la fitoterapia

DOMANDA

Nel mese di luglio mi è comparsa una ginecomastia (dolorosa) monolaterale e a seguito accertamenti, iperprolattinemia (180) e dopo RM microadenoma ipofisario. Ho iniziato da 3 settimane trattamento con cabergolina 1 pastiglia settimana però purtroppo la sintomatologia non migliora, anzi si riacutizza subito dopo l'assunzione (dolore e gonfiore e sensazione di caldo). Chiedo se è possibile una eventuale integrazione fitoterapica.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Per abbassare la prolattina la pianta migliore è l'Agnocaso, sotto forma di estratto secco titolato in agnuside minmo 2%. La dose corretta di questo estratto è di 30 mg due volte al giorno (mattino a digiuno e tardo pomeriggio), continuando la cura per almeno 3 mesi per verificarne bene l'efficacia. L'agnocasto può essere anche preso assieme alla cabergolina senza problemi.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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