Gimnema per il diabete

DOMANDA

Appartengo a una famiglia diabetica e, nonostante una dieta sane che mi ha fatto perdere 15 chili da febbraio a oggi e che seguo ancora, sto diventando diabetica. Ho 56 anni, in menopausa da più di un anno. La mia glicemia a volte sale fino a 120 a digiuno. Sto assumendo metformina da 500 metà a pranzo e metà a cena. Non sono soddisfatta della cura che lo specialista mi ha dato. Ho letto della gymnema: vorrei sapere se mi può essere utile, in quali dosi, in quali momenti. Vorrei anche sapere a quanto deve essere titolata per essere efficace.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

La gimnema va presa come estratto secco titolato in acido gimnemico minimo 25%, alla dose di circa 10 mg di estratto per kg di peso al giorno. Le consiglio di prenderla assieme al Glucophage, quindi mezza dose (5 mg/kg) subito prima di pranzo e 5 mg/kg subito prima di cena, per migliorarne l'azione di abbassamento della glicemia. Può continuare la cura anche indefinitamente perché è una pianta pressochè priva di effetti collaterali.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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