Ghiandola del Bartolino infiammata

DOMANDA

Circa tre anni fa avevo fatto una risonanza magnetica nella quale era risultato un leggero ingrossamento della ghiandola di Bartolino, ma senza che io ne avvertissi la presenza fino ad oggi. Da circa una settimana ho sentito un rigonfiamento e noto una vera e propria cisti dura al tatto, ma che non mi crea fastidi. Vorrei sapere se posso prevenire in qualche modo la comparsa dell’ascesso e se facendo degli impacchi di acqua calda il problema possa risolversi da solo? O in questo tipo di infiammazioni gli impacchi devono essere freddi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Una corretta diagnosi della infiammazione di una ghiandola di Bartolino non richiede certamente l’uso di una risonanza magnetica, che risulta essere evidentemente una risorsa tecnologica sprecata e non adeguata al caso. Per diagnosticare un’eventuale infiammazione o addirittura un ascesso della ghiandola di Bartolino basta molto semplicemente la osservazione e la palpazione della zona. Vi sono ovviamente alcuni accorgimenti per limitare la irritazione della zona e quindi l’ulteriore ingrossamento. Il primo di questi può essere liberarsi degli indumenti intimi appena possibile. Talora possono essere utili impacchi caldo umidi con soluzioni disinfettanti, oppure la applicazione di ammonio solfoittiolato. In certi casi può essere utile l’assunzione di antibiotici ed antinfiammatori. È opportuno concordare le modalità di utilizzo di queste pratiche con il proprio medico di medicina generale o con il ginecologo. Quando invece la formazione assume una struttura ascessuale, essa va incisa e marsupializzata. Ma anche con questa procedura talvolta l’ascesso può recidivare. È importante infine ricordare che la ghiandola di Bartolino è una ghiandola simmetrica (bilaterale) e che il fenomeno infiammatorio può presentarsi anche dalla parte opposta della vulva.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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