Frutta sciroppata tutti i giorni

DOMANDA

Mia suocera, alla quale per motivi di lavoro lascio la mia bimba di 20 mesi, tutti i giorni a fine pranzo le somministra la frutta sciroppata (ananas, pere, pesche, albicocche. Vorrei sapere se fa male dal punto di vista nutrizionale o se è troppo calorica per la sua età.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

La frutta sciroppata non fa male in se stessa. È molto dolce, contiene inevitabilmente conservanti (anche se li definiamo naturali) ed è più calorica della frutta fresca. Sarebbe meglio non abusarne. A parte le calorie, che sono importanti se la sua bambina è tendenzialmente cicciottella, sarebbe giusto abituare la bambina ai sapori differenti della frutta fresca di stagione (la frutta sciroppata, in fondo, è un po’ tutta uguale), inoltre, le fibre presenti nella frutta fresca, si riducono molto nella frutta conservata, frullata, spremuta o, comunque, lavorata. Detto questo, lascio a lei la valutazione sull’opportunità o meno di intervenire con sua suocera: consideri l’aiuto prezioso che le arriva, il rapporto nonna-bambina, cioè la invito a considerare anche altri aspetti del problema, oltre a quello nutrizionale. Spesso le nonne agiscono sulla base della loro esperienza personale (hanno cresciuto altri figli e altri nipoti), magari non tutto concorda con le più recenti indicazioni dei pediatri, ma il problema va affrontato con la dovuta delicatezza e buon senso.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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