Estrazione di un dente durante l’allattamento

DOMANDA

Allatto esclusivamente al seno la mia bimba di 7 settimane. Purtroppo mi ha fatto infezione un dente del giudizio e da come è posizionato devo obbligatoriamente toglierlo a breve. In pratica non ho scelta. Ora devo iniziare una cura antibiotica in previsione dell'intervento. La mia paura è che con le cure e lo stress fisico che tutto ciò comporta possa andarmi via il latte, come devo comportarmi per evitare che succeda?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Accade più spesso di quanto non si creda che una mamma che allatta abbia qualche piccolo guaio di salute da risolvere. Sono veramente pochissimi i farmaci controindicati in allattamento: la grande maggioranza degli antibiotici e degli antidolorifici sono assolutamente compatibili con il proseguire l'allattamento. Anche la probabile anestesia che sarà necessaria durante l'estrazione del dente, non compromette il continuare ad allattare. Ovviamente, perché questo accada serenamente, saranno necessari alcuni accorgimenti. Per evitare che lo stress possa influenzare la produzione di latte, semplicemente continui ad allattare la sua bimba come ha fatto finora, seguendo i ritmi che la piccola le suggerisce. Se le visite dal dentista dovessero sovrapporsi con i tempi e i momenti delle poppate, può estrarre il latte e lasciare che chi si occupa della bimba glielo somministri. Come estrarre il latte, come conservarlo e somministrarlo in tempi successivi, sono domande che può rivolgere al suo pediatra, a un'ostetrica, a una consulente per l'allattamento, al reparto di neonatologia dove la sua bimba è nata, al consultorio. Estrarre il latte quando la piccola non può farlo direttamente, è altrettanto importante che nutrire la bimba: la mamma produce tanto latte quanto ne occorre al suo piccolo, se il seno non viene svuotato regolarmente, la risposta del corpo materno è di ridurre la produzione. Il giorno in cui dovrà estrarre il dente le verrà somministrata un'anestesia (locale o generale a seconda delle esigenze): cerchi di allattare o estrarre il latte poco prima dell'anestesia. Riguardo a ricominciare, dipenderà dal tipo di anestesia. Nessun problema per quelle locali, non occorre interrompere. Se fosse un'anestesia generale si consiglia di ricominciare quando la mamma si è ben risvegliata e si sente in forza. Solo in caso di anestesie particolarmente protratte si può valutare di estrarre una poppata e di non somministrarla, riprendendo ad allattare a quella successiva. Antibiotici e analgesici vanno valutati con il dentista che glieli prescrive, avvalendosi, se è il caso, della consulenza di un esperto di allattamento. I centri antiveleni offrono, al telefono, anche consulenze di questo tipo, fornendo in tempo reale gli ultimi aggiornamenti al riguardo: la telefonata è registrata e si ricevono risposte "ufficiali".

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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