"Esofagite da reflusso: diagnosi e terapia"
Nel 2007 mi hanno diagnosticato, con una gastroscopia, l'esofagite da reflusso con lesioni all'esofago. Ho assunto per un anno inibitori di pompa protonica (IPP), i sintomi sono spariti e sono tornato a stare bene. Nel 2013 sono ricomparsi nuovamente i sintomi di reflusso e ho effettuato una nuova gastroscopia: l'esofago è risultato senza lesioni, ma è stato confermato il reflusso, da curare con un mese di IPP. La terapia è stata efficace e attualmente sto bene, non ho nessun bruciore né fastidio, solo ogni tanto una leggera tosse secca. Volevo chiederle se, nonostante non abbia sintomi di esofagite come nel 2007, devo comunque sottopormi a una gastroscopia, oppure se è necessario eseguirla solo in presenza di sintomi di esofagite da reflusso. Inoltre, vorrei sapere se gli IPP devono essere assunti a scopo preventivo oppure solo in caso di reflusso.
Risponde: Petruzzellis Carlo - Gastroenterologo
Non è necessario, per chi non presenta familiarità per malattie oncologiche allo stomaco o all'esofago e che non ha alcun disturbo, eseguire una gastroscopia, soprattutto se sotto i 45 anni. Nel caso in cui non siano mai presenti sintomi, o solo saltuariamente, l'unica indicazione è assumere gli antiacidi al bisogno, e non a scopo preventivo.