"Episodi tardivi di pavor nocturnus"
Mio figlio, di 13 anni, ha avuto dai 3-4 ai 9-10 anni episodi di pavor lievi che solo in alcuni momenti si intensificavano; so di cosa si tratta e so che sarebbe andato via da solo, come infatti si è verificato. Però improvvisamente nell'ultima settimana, dopo tre anni di assoluta assenza, si sono verificati due episodi anche se di durata molto brevi rispetto alla media e ai suoi precedenti, nell'ordine dei 20-30 secondi. Ora visto che l'età è ai limiti di quella tipica e visto che non aveva più episodi da anni sono un po' preoccupato e volevo sapere cosa è meglio fare.
Risponde: Battaglioli Marina - Pediatra e neonatologa
Il pavor nocturnus è un disturo del sonno, si definisce una parasonnia. Accade nella prima parte della notte: il bambino si alza nel letto, appare molto spaventato e agitato, grida, non è contattabile: di fatto sta ancora dormendo. Toccarlo peggiora le cose, mentre può servire parlargli dolcemente. Dopo un tempo variabile da pochi secondi a mezz'ora, si riaddormenta tranquillo, e al risveglio del mattino non ricorda nulla, nessun incubo. In genere riguarda la prima infanzia, l'età prescolare, ma è possibile che in periodi emotivamente stressanti si verifichi anche nella tarda infanzia/preadolescenza e, a volte, anche nell'età adulta. I consigli sono sempre gli stessi, parlare dolcemente al ragazzo, ma anche stargli vicino in genere, per capire se qualcosa lo sta turbando, in una fase della vita di per sé "difficile" e densa di cambiamenti di ogni tipo. Ciò che il mondo adulto da per acquisito e guarda con un sorriso è ancora tutto da costruire quando si parla di adolescenti.