Episodi di tachicardia che non si riescono a documentare

DOMANDA

È da tempo ormai che soffro di continui episodi di tachicardia. In particolare quando mi reco in bagno per defecare. Ho già fatto numerose visite, ma arrivavo sempre quando la crisi ormai è passata. Io vorrei gentilmente sapere, visto che la situazione si prolunga ormai da 3 mesi e non c'è verso di documentare questa tachicardia, perché, senza un motivo apparente, il cuore parte e comincia a battere velocissimamente per poi di colpo riprendere il ritmo normale? Ho già fatto un Holter ma non ho avuto episodi di tachicardia di rilievo in quelle 24h. Tutti gli altri esami sono nella norma. Sarebbe necessario che io mi sottoponessi a uno studio elettrofisiologico?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Per il momento lo studio elettrofisiologico è superfluo; faccia un Holter di 7 gg continuativi: se anche questo è negativo faccia un R-test che è un Holter a richiesta solo durante i sintomi e si può tenere a lungo. Altrimenti esiste un Holter da inserire sottopelle con un piccolissimo e breve intervento chirurgico che si può tenere anche per un anno. Lo studio elettrofisiologico, che comunque è invasivo, lo terrei come ultima chanse. Però, vista la diagnosi iniziale di tachicardia sinusale, ne parlerei con il suo cardiologo per stabilire l'esatta procedura diagnostica strumentale e controllerei la tiroide.

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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