"Epilessia, fibroma e trombofilia: rischi in caso di gravidanza"
Ho 39 anni e soffro di piccolo male e di insulinemia. Da otto mesi sto provando ad avere un bambino. La mia ginecologa mi ha fatto fare degli esami da cui si evince che ho un'ovaia policistica, un fibroma e un piccolo polipo all'utero e da ulteriori esami è risultato che ho la trombofilia. Vorrei sapere cosa comporta in un eventuale gravidanza questa patologia, che rischi ci sono per il bambino o per me oppure se è il caso di lasciar stare e non avere nessuna gravidanza.
Risponde: Arisi Emilio - Ginecologo
La domanda è complessa e la risposta non semplice, quindi difficilmente sintetizzabile, anche perché certi elementi vanno considerati anche alla luce di una più precisa anamnesi, di una corretta visita generale e ginecologica e di eventuali ulteriori esami di laboratorio. L’età è gia una condizione importante per ostacolare l’obiettivo del raggiungimento di una gravidanza. L’ovaio micropolicistico di per sé non è un grave ostacolo, come non lo sono il fibroma e il polipo. La trombofilia va valutata con l’ematologo, e l’eventuale gravidanza va programmata e seguita di concerto tra ematologo e ginecologo. Va inoltre tenuta presente la terapia per l’epilessia, che va scelta individuando quella meno correlata a possibili danni fetali o, quando possibile, sospesa al primo trimestre in accordo con il neurologo, se non ci fossero più crisi da almeno due anni. Gli eventuali rischi per il neonato sono quelli legati alla possibilità di trasmettere la mutazione genetica, che si aggiungono a quelli correlati con l’età fertile avanzata ed eventualmente a quelli dei farmaci. Data l’età non scarterei l’ipotesi di rivolgermi a un centro per la fecondazione assistita.