Effetti della circoncisione sulla sensibilità

DOMANDA

Ho di recente subito una circoncisione, non per un motivazione patologica ma come profilassi visto che andrò a lavorare nei paesi del terzo mondo. Hanno lasciato tutto il glande scoperto anche a riposo. Non avevo fimosi, il prepuzio scorreva bene lungo il pene sia in erezione che a riposo. In più a 19 anni durante un rapporto sessuale ho subito la rottura del frenulo, da quel momento la mia è sensibilità è anche aumentata. le mie domande sono queste: rispetto a chi è affetto da fimosi, il mio glande è già meno sensibile? Quanto ci mette il glande a cheratinizzarsi? Si può accelerare il processo con qualche prodotto? Inizialmente a livello sessuale avrò più sensibilità e di conseguenza si ridurrà la mia durata? In un secondo momento avrò invece perdita di sensibilità?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

Non entro nel merito delle motivazioni che l’hanno indotta ad optare per la circoncisione profilattica. Il glande persistentemente privato del prepuzio presenta un’ipersensibilità transitoria che tuttavia tende solitamente alla desensibilizzazione spontanea. Al fine di ridurre quella sensazione spiacevole avvertita già nel contatto con la biancheria intima è possibile, nel breve periodo, l’impiego di pomate/gel ad azione iposensibilizzante/anestetizzante. Si tratta ovviamente solo di palliativi. Il rivestimento cutaneo del glande “esposto” in maniera definitiva subisce gradualmente una sorta di adattamento ispessendosi. La rapidità con cui tale processo si realizza presenta una variabilità da individuo a individuo (settimane o anche mesi). Solitamente nella sessualità non vi sono problematiche di rilievo nel post-intervento, con tempi eiaculatori soddisfacenti per l’individuo e la coppia.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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