Dover parlare di continuo con l’asma

DOMANDA

Soffro d'asma dall'età di 15 anni, ora ne ho 48 e questo credo che ultimamente mi stia creando dei problemi nel mio lavoro d'insegnante. A scuola devo parlare di continuo per cinque ore e spesso con un tono piuttosto alto, torno a casa sempre con il mal di gola e di petto, accompagnati da mal di testa e sensazione di avere la testa nel pallone. Ciò mi crea grande malessere anche a livello psichico. Vorrei sapere cosa posso fare per prevenire tale situazione.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

L'asma bronchiale - come lei saprà - è una malattia cronica e come tale dovrà, putroppo, conviverci tutta la vita. È normale che in questa malattia quando si parla molto si scateni una mini riacutizzazione che la porta ad avere i problemi da lei esposti. Nel suo caso sarebbe importante sapere che terapia sta seguendo, in modo da ottimizzarla, e se soffre anche di reflusso gastroesofageo, in modo da poter avere un approccio completo ai suoi sintomi. Le consiglio di contattare uno pneumologo per valutare insieme questi fattori. In linea generale dovrebbe cercare di parlare a voce più bassa e fare più pause. Inoltre può essere utile umidificare le vie aeree facendo degli aerosol di soluzione fisiologica. Naturalmente tutto questo può essere di aiuto se già sta effettuando una terapia ottimale per l'asma.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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