Diagnosi di reflusso in un bambino

DOMANDA

Ho un bimbo di nove anni. Si sospetta soffra di reflusso gastroesofageo. Ha frequenti episodi di singhiozzo che durano anche parecchie ore. A volte afferma di soffrire di male alla pancia ma erutta in continuazione e a volte rigurgita. Come posso avere una diagnosi precisa senza fare una gastroscopia che mi sembra molto invasiva per un bimbo?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Una diagnosi precisa di reflusso gastroesofageo si fonda su un esame altrettanto invasivo come la gastroscopia ma molto più preciso, la pH-impedenzometria delle 24 ore. Mentre lo scopo della gastroscopia è quello di evidenziare indirettamente la presenza di un danno da reflusso, la pH-impedenzometria correla esattamente il sintomo all’episodio di reflusso acido o alcalino in esofago. Un’esame meno traumatico può essere una radiografia del primo tratto digerente con pasto baritato che permette invece di evidenziare la presenza di condizioni anatomiche predisponenti la malattia da reflusso gastroesofageo.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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