"Diagnosi di erisipela"
Mio padre (72 anni) soffre da circa 7 anni di una infezione latente che il medico di famiglia ha definito erisipela, suggerendo una cura di un'iniezione di penicillina mensile. Ma ancora oggi se ritarda troppi giorni nell'eseguire l'iniezione si ripresentano sintomi quali arrossamento di una gamba (che aveva fratturato 30 anni fa) a partire dalla tibia fino all'inguine e febbre molto alta e nausea. Tutte le analisi di sangue e urine sono sempre state regolari. Le chiedo cortesemente se è effettivamente possibile una forma di erisipela inguaribile.
Per rispondere alla domanda è necessario analizzare il quadro della situazione circolatoria dell'arto inferiore: venosa, arteriosa e linfatica, che può essere stata compromessa dall'antica frattura. Esami specifici sono necessari per individuare un'eventuale presenza di focolai infettivi cronici o una condizione che predisponga, ad esempio, ad episodi ricorrenti di tromboflebite. Consiglierei, qualora non lo sia già stato fatto, una visita specialistica angiologica e dermatologica.
Ha risposto Garonzi Francesco