Diabete tipo 1 non controllato e infertilità

DOMANDA

Il mio compagno, di 42 anni (diventato padre nel 2003) soffre dal 2001 di diabete 1 che cura molto poco e male. Da un anno e mezzo cerchiamo un bambino che non arriva. Lui ha l'emoglobina glicosilata a 12: può essere questo il motivo per cui non arriva la gravidanza? Se si, può risolversi una volta che il valore rientra nei parametri normali? Io ho 37 anni e dagli accertamenti risulta tutto a posto.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

Uno stato di malattia metabolica cronica, come il diabete mellito di tipo 1, se non adeguatamente controllato può avere numerose ripercussioni sullo stato ormonale che, a sua volta, può influenzare negativamente la fertilità. Il valore di emoglobina glicosilata che mi riporta è francamente patologico, spia di una malattia completamente non controllata che, oltre a mettere a rischio la salute e la vita del suo compagno, sta danneggiando vari sistemi e organi, compresi molto probabilmente il sistema endocrino e riproduttivo. Non si può dire con certezza se il buon controllo della malattia risolverà sicuramente e in maniera immediata il problema della fertilità, ma di certo si può dire che il permanere in uno stato metabolico così compromesso non gioca a favore di una possibile paternità. Consiglio vivamente che il suo compagno venga valutato in ambito specialistico endocrinologico dove potrà essere seguito sia per la parte relativa al diabete mellito e alle sue complicanze, sia per quella della fertilità. Tenga comunque presente che uno stato glicemico incontrollato di lunga data determina gravi danni a livello vascolare e che, quindi, è possibile che, se la situazione cardiovascolare nel suo compagno fosse molto compromessa, questa debba acquisire la priorità delle cure rispetto al problema della fertilità.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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