Dente del giudizio, una panoramica su utilità e cure

DOMANDA

Il dente del giudizio si può curare? Può essere utilizzato per un autotrapianto? Ed è vero che è ricco di cellule staminali?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Maurizio Pedone, Odontoiatra

La domanda offre l'occasione di parlare del dente del giudizio, argomento certamente importante. Qualora capitasse l’occasione di frequentare una pinacoteca con quadri, diciamo del 400, e di osservare i volti dei personaggi ci si accorgerà che molti hanno dei musi lupini ben evidenti. Al contrario, ai giorni nostri abbiamo dei bei faccini piatti. La tendenza all’appiattimento del volto ha avuto, sul dente del giudizio, conseguenze importanti. Questo dente, che si presenta in scena grossomodo al diciottesimo anno d'età, semplicemente non trova più spazio per uscire, causando vari e importanti problemi che ne consigliano pressoché sempre l’estrazione.
Quanto alle domande specifiche: sì, è possibile curarlo, ma a causa di quanto sopra e delle sue conseguenze, risulta difficilissimo tenerlo pulito, la carie recidiva rapidamente, non serve o quasi nella masticazione anzi spesso è causa di errori della stessa. Teoricamente può essere usato pr l'autotrapianto, ma questa tecnica è ormai quasi scomparsa (e dovrebbe scomparire del tutto) sostituita dalla implantologia. È vero che la polpa del dente del giudizio sano contiene cellule staminali adulte, come qualsiasi altro dente però; tuttavia queste non hanno, al momento, utilizzo pratico; la loro conservazione in banche criogeniche è costosa e non esente dal generare dubbi di “facile affarismo” sulle stesse. Le stesse cellule possono, se c’è bisogno, essere ricavate in altro modo, per esempio dal midollo.

Maurizio Pedone
Odontoiatra
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Firenze, consegue poi la specializzazione in Odontostomatologia e protesi dentale nel 1992 presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti. Dal 1985 al 1999 è Ufficiale Medico presso l'Aeronautica Militare. Dal 1986 opera come libero professionista presso varie strutture site in Milano, Varese e provincia e dal 1988 nel suo studio che, oggi, è fornito di sei unità operative, una unità di sterilizzazione avanzata, radiologia digitale, 2 laser e tutte le attrezzature indispensabili a fornire prestazioni d'avanguardia, soprattutto nel campo dell'implantoprotesi. Lo studio si avvale della collaborazione di diversi specialisti nelle varie branche dell'odontoiatria, in modo da fornire un ventaglio completo di prestazioni: igiene orale e profilassi, conservativa ed endodonzia, protesi su denti naturali, implantoprotesi. Ha al suo attivo oltre 10.000 impianti inseriti. Dal 2007 è Amministratore unico di Amicodentista srl.

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