Curare un dente durante l’allattamento

DOMANDA

Ho una carie a un dente del giudizio. Durante la gravidanza il dentista non me l'ha curata per evitare anestesia locale ed eventuale antibiotico. Ora, però, sto allattando il mio bambino. Posso sottopormi alle cure con - ormai - obbligo di anestesia, dato che il dente fa sempre più male, o è meglio che sopporti il dolore fino alla fine dell'allattamento? Il primo figlio però l'ho allattato per 18 mesi e mezzo, ora il mio secondo bimbo ha solo un mese; però non vorrei interrompere l'allattamento per un dente.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Non è proprio il caso di interrompere l'allattamento per un dente da curare, ma curare la madre è un dovere, anche nei confronti del bambino. Per quanto possa essere necessaria un'anestesia per curare la carie, è un evento limitato nel tempo: non sitratta di assumere terapie dannose per un lungo periodo, ma di ricevere una dose di anestetico per il tempo necessario a curare il dente. È sufficiente saltare una poppata, quella subito dopo la seduta dal dentista, per poi riprendere ad allattare come prima. La mamma dovrà estrarre il latte con un mastosuttore (detto comunemente "tiralatte"), buttarlo via, dare al bimbo una poppate di latte formulato e poi riprendere ad allatare lei. Anche un'eventuale prescrizione di antibiotici non comporta alcun problema al bambino, purchè siano di una classe compatibile con l'allattamento (sono da evitare tetracicline e chinolonici, ma gli altri sono assolutamente compatibili, come le penicilline e i loro derivati o le cefalosporine).

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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