"Curare un dente durante l'allattamento"
Ho una carie a un dente del giudizio. Durante la gravidanza il dentista non me l'ha curata per evitare anestesia locale ed eventuale antibiotico. Ora, però, sto allattando il mio bambino. Posso sottopormi alle cure con - ormai - obbligo di anestesia, dato che il dente fa sempre più male, o è meglio che sopporti il dolore fino alla fine dell'allattamento? Il primo figlio però l'ho allattato per 18 mesi e mezzo, ora il mio secondo bimbo ha solo un mese; però non vorrei interrompere l'allattamento per un dente.
Risponde: Battaglioli Marina - Pediatra e neonatologa
Non è proprio il caso di interrompere l'allattamento per un dente da curare, ma curare la madre è un dovere, anche nei confronti del bambino. Per quanto possa essere necessaria un'anestesia per curare la carie, è un evento limitato nel tempo: non sitratta di assumere terapie dannose per un lungo periodo, ma di ricevere una dose di anestetico per il tempo necessario a curare il dente. È sufficiente saltare una poppata, quella subito dopo la seduta dal dentista, per poi riprendere ad allattare come prima. La mamma dovrà estrarre il latte con un mastosuttore (detto comunemente "tiralatte"), buttarlo via, dare al bimbo una poppate di latte formulato e poi riprendere ad allatare lei. Anche un'eventuale prescrizione di antibiotici non comporta alcun problema al bambino, purchè siano di una classe compatibile con l'allattamento (sono da evitare tetracicline e chinolonici, ma gli altri sono assolutamente compatibili, come le penicilline e i loro derivati o le cefalosporine).