Cura della cellulite se si assume levotiroxina

DOMANDA

Sono una donna 40enne che 7 anni fa è stata operata per carcinoma papillare tiroideo e curata con radioiodio. Dopo 3 anni una recidiva linfonodale sempre con operazione e radioiodio. Ora, dopo 4 anni sto bene ed eseguo sempre i controlli. Da quando assumo levotiroxina mi è aumentata molto la cellulite. La mia estetista mi ha proposto tre soluzioni: 1) un concentrato di olii essenziali di lavanda, limone, timo, pino, pumilio finocchio e cipresso, che va spalmanto in zona inguine, sotto ginocchio e caviglie al fine di stimolare i vasi linfatici e depurarli favorendo l'orinazione; 2) oppure un olio a base di arnica, calendula, sandalo e vite da spalmare sul corpo. 3) Oppure una serie di massaggi di linfodrenaggio (pressoterapia) con pressione 20 di durata 30 mm. Sarebbero indicati per me?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Credo che per il suo problema vada anzitutto eseguito un esame ecocolordoppler dei vasi venosi delle gambe per valutare la situazione del circolo venoso. Questo esame può farselo prescrivere dal suo medico di famiglia. Credo che la cura più indicata sia l'opzione numero 2 abbinata al linfodrenaggio, che svuota bene i vasi venosi e il tessuto delle gambe dai liquidi in eccesso, riducendo in questo modo il gonfiore.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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