"Cura a lungo termine del reflusso"
Circa 8 anni fa mi hanno diagnosticato una gastrite cronica da stress (non batterica) e ernia jatale. Ho seguito una cura per circa un mese ogni cambio di stagione a base di pantoprazolo e se proprio fosse necessario anche un procinetico circa 30 minuti prima dei pasti. Circa tre anni fa la cura non bastava più solo al cambio di stagione, allora il mio medico mi ha prescritto il pantoprazolo da assumere sempre, tutti i giorni. Il mio dubbio è se sia giusto continuare a riempirsi di pastiglie.
Il suo dubbio è lecito, ma la sua preoccupazione maggiore deve essere lo sviluppo di complicanze dovute all’azione protratta del reflusso, se non viene trattato. I dati della letteratura indicano che gli inibitori della pompa protonica, come quello che assume, sono i farmaci più efficaci attualmente disponibili per il trattamento delle patologie acido-correlate. Per questo è spesso necessario un trattamento a lungo termine. Questi farmaci sono caratterizzati da un'eccellente tollerabilità, l’unico aspetto negativo sono le interazioni farmacologiche, ovvero la somministrazione concomitante di altri farmaci che ne possono diminuire l’efficacia. Tuttavia, tra le diverse molecole della classe, il pantoprazolo è quello che interferisce meno con gli altri farmaci assunti. Le modificazioni dietetiche e comportamentali sono altrettanto importanti nella terapia della sua patologia, anche perché migliorano l’efficacia dei farmaci che assume.
Ha risposto Mazzocchi Samanta