Crisi nervose nel momeno della cacca

DOMANDA

La mia bimba di 2 anni e 9 mesi non ha mai avuto problemi legati al far la cacca fino a quando, quest'estate le abbiamo tolto il pannolino. Ha accettato subito il vasino e in un giorno ha imparato a riconoscere lo stimolo della pipì e della cacca. Il problema è che nella prima giornata non ha fatto cacca, così il giorno dopo nel farla le si sono formate delle ragadine che le hanno provocato dolore. Da quel momento è stato un delirio crescente. Siamo arrivati al punto che, dopo tre/quattro giorni che la tiene si fa sedere sul vasino e inizia a strillare, a sbattere in aria braccia e gambe, a piangere e sudare... ha delle vere crisi nervose. Quando poi non riesce proprio più a tenerla, si blocca ed inizia a spingere. Lì tutto si calma, la lascia andare tutta, si rasserena e torna di buon umore. Abbiamo provato di tutto, che si può fare?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Il momento in cui si raggiunge il controllo degli sfinteri è una tappa cruciale per la maturazione psicoaffettiva del bambino: impara a controllare il proprio corpo, scopre che una sua azione provoca delle reazioni in chi gli sta accanto. Scopre anche che può controllare e provocare queste reazioni. Non mi pare che la sua bambina abbia problemi di controllo sfinterico, anzi, forse siamo nella situazione opposta, di eccesso di controllo. Forse le difficoltà che incontra nell'assecondare uno stimolo fisiologico, che mi pare che percepisca benissimo, sono solo una spia, un sintomo di un momento di difficoltà di relazione un po' più ampio. Può essere una ricerca di protrarre l'accudimento da bambina piccola, oppure il timore di lasciare andare qualcosa di sé. Comunque, sposterei l'attenzione dal solo momento dell'evacuare, per valutare la bambina nel suo insieme, con l'aiuto del suo pediatra, per vedere a che punto è il resto della maturazione affettiva, come affronta il distacco dalla madre (lasciare il pannolino è anche lasciare un contatto molto stretto con la madre). Toglierei un po' di attenzione all'atto di evacuare, per sostenere e incoraggiare la crescita e l'autonomia della bambina in generale. Niente clisteri o simili, anche i libri sull'argomento vanno usati con moderazione. La "cacca" non è "il" problema, va affrontata come sintomo.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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