Cosa accade si ingeriamo i cibi tutti insieme

DOMANDA

vorrei sapere come vengono metabolizzati i cibi ingeriti nello stesso pasto, ma in momenti differenti. Mi spiego meglio, se ingerisco 2 cibi nello stesso tempo (ex frullati insieme) o in momenti differenti, vengono metabolizzati o assimilati nello stesso modo e quindi avviene la stessa reazione chimica digestiva?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Dopo l'ingestione di un cibo la digestione comincia già a partire dalla bocca nella quale le amilasi salivari iniziano la scissione dei carboidrati complessi (come l'amido) che continua poi nrllo stomaco e nel duodeno grazie alle amilasi prodotte dal pancreas che contribuiscono alla digestione degli zuccheri semplici. Solo nello stomaco però inizia la digestione delle proteine mentre i processi digestivi si completano nell’intestino tenue dove si riversano i secreti di fegato e pancreas e il succo enterico, secreto dalle ghiandole dell’intestino stesso. Le proteasi in questo contenute completano la scissione delle proteine in amminoacidi; la lattasi, la maltasi e la saccarasi, terminano la digestione dei carboidrati trasformandoli in monosaccaridi; la lipasi, agisce sui lipidi. Solo a questo livello vengono assorbite la maggior parte delle sostanze nutritive: acqua, sali minerali, carboidrati (solo se in forma di monosaccaridi), le proteine (solo dopo la scissione in amminoacidi) e i lipidi sotto forma di acidi grassi. Per i 3 nutrienti principali dunque i meccanismi digestivi sono sostanzialmente questi, ma se i 3 nutrienti sono miscelati insieme ciò che cambia sarà il tempo finale per completare tutti i processi. In altre parole alimenti come la frutta (che si compone essenzialmente di zuccheri e acqua) vengono digeriti abbastanza rapidamente e senz'altro prima del pane, della pasta e della carne con i relativi condimenti. E per gli stessi motivi si pensa che mangiare la frutta prima di un pasto o lontano dai pasti come spuntino, sia meglio che mangiarla subito a fine pasto, in quanto la sua digestione, se mangiata a fine pasto, potrebbe interferire con la digestione degli altri nutrienti assunti con lo stesso pasto, rallentandola.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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