Che vita fare dopo impianto di defibrillatore biventricolare

DOMANDA

Mio padre, 67 anni, è stato dimesso con la diagnosi di scompenso cardiaco con cardiopatia dilatativa ipocinetica post-infartuale, trattato con impianto di ICD biventricolare, cardiopatia ischemica post-infartuale, ipertensione arteriosa diabete mellito tipo II, dislipidemia. Segue una terapia con diuretico, clopidogrel + Asa, olmesartan + idroclorotiazide, pioglitazone + metformina, ezetimibe + simvastatina, canrenone. Quanto è grave la sua situazione? Con l’impianto di ICD può continuare a guidare il trattore e a svolgere i lavori in campagna?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Un paziente come suo padre necessita di approfondite spiegazioni sullo stile di vita e anche un eventuale supporto psicologico alla patolgia, ed è strano che alle imisisoni non abbiano fornito tutte le informazioni necessarie. Dal tipo di terapia penso non sia in classe NYHA bassa (Ia o IIa) e quindi non possa svolgere attività fisica pesante come quella richiesta per un agricoitore, sia per i lavori in campagna sia per il trattore. Quello che conta non è l'impianto biventricolare, ma lo stato funzionale del cuore. Penso che sia opportuna una vita tranquilla, con attività fisica moderata, tralasciando il resto. Chieda migliori informazioni al controllo che penso farà entro un mese; oltretutto ai portatori di ICD viene dato sempre un libretto di istruzioni su come affrontare la vita a casa.

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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