Capillari fragili

DOMANDA

Ho da poco compiuto 29 anni, sono di costituzione minuta, ho ripreso a praticare nuoto con una certa costanza, da qualche anno. Mangio frutta e verdura e bevo tanto. Mi massaggio spesso le gambe.
Nonostante queste buone abitudini, ho notato certa una fragilità capillare, soprattutto sulle coscie: come mai? È un fattore ereditario o posso intervenire con ulteriori accortezze per non peggiore la situazione?
I massaggi fanno sempre bene oppure possono fare uscire altri capillari?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

I massaggi vanno bene ma vanno fatti con una certa delicatezza per non
rischiare di rompere i capillari. Per curare la fragilità capillare
consiglio di prendere la frazione triterpenica di centella al 60% alla
dose di 3 compresse al giorno (1 ogni circa 8 ore) a stomaco vuoto,
continuando la cura per tutta la stagione calda e poi a cicli di 2 mesi
si e 1 mese no.
Cordiali saluti

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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