Cane in casa? Sì, ma a patto che…

I pro e i contro di tenere un quattro zampe tra le mura domestiche, in particolare se ci sono bambini in giro.

Il cane è il migliore amico dell’uomo, recita il proverbio. E da alcuni studi sembra che sia anche un alleato per la buona salute di grandi e piccoli. Se per qualcuno i peli sul divano e le pantofole mangiucchiate possono essere un fastidio, ricordate però che vivere con un cane dentro casa può rafforzare il vostro sistema immunitario, e quello dei vostri figli.

Sistema immunitario e allergie

Già da tempo è noto che, per i bambini, vivere in un ambiente troppo pulito potrebbe facilitare lo sviluppo di allergie del tratto respiratorio. Quello che, paradossalmente, dovrebbe essere un vantaggio si trasforma in un pericolo.

Il nostro sistema immunitario, infatti, ha la funzione di difendere l’organismo dall’attacco di virus, batteri o altri agenti patogeni. Per farlo, deve imparare a distinguere tra le sostanze che rappresentano una minaccia per la nostra salute e quelle che invece sono innocue.

Vivere in un ambiente troppo pulito, soprattutto durante la prima infanzia, non consente però di “addestrare” il nostro sistema immunitario, aumentando così il rischio, nel corso della vita, di andare incontro ad allergie e intolleranze di vario tipo.

Migliore amico del nostro sistema immunitario?

Secondo uno studio finlandese, sembrerebbe di sì. Infatti, i bambini che vivono a contatto con un cane o un gatto sono esposti a un minor rischio di sviluppare infezioni e allergie del tratto respiratorio. Questo perché il loro sistema immunitario è abituato fin dall’infanzia ad avere a che fare con una notevole quantità di allergeni e batteri ambientali, grazie ai quali impara a difendere l’organismo nel modo corretto.

Lo studio, infatti, prova che lo sporco e i microbi portati in casa dagli animali domestici potrebbero rafforzare le comunità di batteri, lieviti e altre creature microscopiche che vivono nel corpo di un bambino nella prima fase di sviluppo.

Quando il nostro coinquilino peloso ci porta qualche malattia

Si chiamano zoonosi e sono le malattie che possono essere trasmesse all’uomo dal contatto stretto con alcuni animali. Quella più conosciuta, e anche la più grave, legata al cane è la rabbia.

Si tratta di una patologia virale, che provoca danni anche irreversibili al sistema nervoso. Può essere trasmessa da morsi, graffi o in generale attraverso la saliva di un cane infetto.

La rabbia è ancora presente in alcuni animali selvatici, come ad esempio i pipistrelli o i cani randagi, e può essere trasmessa al nostro cane, che a sua volta può trasmetterlo a noi. Se il vostro amico a quattro zampe viene morso da un animale rabbioso, rivolgetevi subito al veterinario, per vaccinarlo immediatamente. Sarà poi tenuto in osservazione per 10 giorni, per stabilire se sia o meno affetto da rabbia.

Consigli per una convivenza sana e sicura

  • Mantenete il vostro amico a quattro zampe in buona salute e ben curato, sottoponendolo ai cicli vaccinali previsti e portandolo dal veterinario periodicamente per visite di controllo. È buona norma svolgere saltuariamente un esame microscopico delle feci.
  • Eliminate i parassiti (pulci, zecche) con gli appositi prodotti, seguendo attentamente le modalità d'uso. Preferite i prodotti in spray, che possono essere utilizzati anche su tappeti e moquette, per eliminare le uova e i parassiti eventualmente sopravvissuti. Occhio ai collari antiparassitari: la loro efficacia nel tempo non è dimostrata.
  • Lavate quotidianamente con acqua molto calda le ciotole del cibo e le vaschette per l'acqua.
  • Pulite di frequente e a fondo cucce e gabbie.
  • La saliva, le unghie e il pelo dei cani possono essere contaminati da microbi e uova di parassiti pericolosi per l'uomo, soprattutto se ingeriti: è antigienico baciare il proprio cane o lasciarsi leccare, specie sul viso, e portare le mani alla bocca dopo averli toccati. Abituate i bambini a rispettare queste regole. Attenzione soprattutto a chi ha il vizio di rosicchiarsi le unghie!

Valentina Torchia
Valentina Torchia
Nata il giorno di S. Ambrogio, a Milano, il suo primo regalo è stata una copia de I promessi sposi gentilmente donata dal comune della città meneghina a tutti i nati nel 7 dicembre. Appassionata di scienza, dopo il liceo scientifico prende la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari, con una tesi su epigenetica e neuroscienze. Si rende conto di essere un topo da biblioteca e non da laboratorio, così unisce alla scienza la sua più grande passione: la scrittura. Dopo un master in Comunicazione e Salute, viene premiata dall'UNAMSI e vince una borsa di studio di un anno all'Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. Da qui in poi, ha approfondito la comunicazione della scienza sotto molteplici forme: dal copywriting al giornalismo scientifico, tra agenzie di comunicazione e riviste online e cartacee. Nel tempo libero, scrive narrativa per bambini e ragazzi. Ha collaborato per alcuni anni con Geronimo Stilton, il famoso gentiltopo giornalista. Ora sta terminando un corso di formazione per autori di produzioni multimediali, a Bologna, presso la scuola Bottega Finzioni. Adora i viaggi, il nomadismo digitale e tutto ciò che riguarda il Giappone.

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