Calcoli alla colecisti

DOMANDA

Buongiorno sono una donna di 50 anni; 20 anni fa durante un controllo per una caduta mi hanno scoperto i calcoli alla colecisti. Ogni due anni eseguo un’ecografia. I calcoli sono 3 di diam 1,5/3 mm. Ad oggi non mi hanno dato problemi, faccio solo fatica a digerire i fritti che so che non dovrei magiare. Sono un soggetto sportivo, magro, alimentazione corretta. Cosa devo fare? Ho sempre paura di una colica quando sono all’estero . Mi madre era stata
operata all’età di 45 anni.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo

Il fatto che questi calcoli siano presenti da tanto tempo e che non abbiamo la tendenza a crescere in dimensione è sicuramente positivo. La sua difficoltà a digerire i fritti, quindi in generale i cibi grassi, può essere senza alcun dubbio attribuibile alla presenza dei calcoli nella colecisti. La sua paura quando è all'estero direi che deve superarla; la cosa importante è mangiare correttamente e bere almeno 1,5/ 2 litri di acqua ogni giorno e questo dovrebbe ridurre il rischio di "crisi" improvvise. Essendo molto piccoli (se è corretta l'unità di misura millimetri e non centimetri) potrebbe essere valutata una terapia medica per 6-12 mesi per vedere se si risolve il problema. Per questo deve parlarne con il suo medico di famiglia o eventualmente con uno specialista gastroenterologo. In caso dovesse avere crisi dolorose potrebbe effettuare esami di laboratorio relative alla funzione del fegato e del pancreas (chieda al suo dottore di prescriverle questi esami) nei giorni immediatamente successivi; se questi esami risultassero alterati, questo dimostrerebbe inequivocabilmente la correlazione dei suoi disturbi con i calcoli e quindi potrebbe ulteriormente essere consigliata la tetapia medica. Solo in caso di fallimento di questa o se i sintomi fissero davveto molto importanti, la si potrebbe e dovrebbe candidare alla chirurgia come sua madre.

Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita