Caffeina in gravidanza

DOMANDA

Volevo chiedere se in gravidanza la caffeina può essere davvero dannosa per il feto. Io bevo mezza tazzina di caffè la mattina nel latte, poi per il resto della giornata niente, eventualmente, dato che non riesco a bere l'acqua se non durante i pasti, ricorro a the deteinato e coca-cola senza caffeina. Sono quasi alla 14a settimana di gravidanza.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

La caffeina, il principale componente attivo del caffè, è un derivato della purina, come la teofillina e la teobromina, con le quali condivide simili azioni farmacologiche. È presente in molti farmaci di associazione, ma è diffusa anche all'interno di molte bevande. Le più conosciute di queste sono sicuramente il caffè e la coca-cola. È presente in discreta quantità anche nella cioccolata. Si calcola che tra il 70 e il 98 per cento delle gravide ne faccia uso. La caffeina passa facilmente la barriera placentare. In gravidanza la sua emivita è aumentata, passando da 3,5 ore all’inizio della gravidanza a 10,5 ore alla fine del terzo trimestre. Molti studi sono stati condotti negli animali per verificare una sua possibilità teratogena, che è stata confermata in animali non mammiferi e per un uso a dosi molto elevate. Invece la sua teratogenicitaà non è mai stata confermata nell'uomo, nemmeno in studi molto ampi. Il suo uso in gravidanza andrebbe un po' ridotto per via dell'aumento dell'emivita plasmatica, ma anche perché passa la barriera placentare e, quindi, può determinare effetti neurofisiologici e cardiovascolari sul feto, che ha una piccola massa corporea e una insufficiente capacità di eliminazione della caffeina. Data l’associazione negativa di caffeina e fumo nelle abitudini personali (chi beve più caffè solitamente fuma anche di più e viceversa) e sul ritardo di crescita, sarebbe opportuno consigliare alla gravida di ridurre il consumo di caffeina oltre che di smettere il fumo. In generale una-due tazze di caffè, comunque, non risultano dannose.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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