Bolle enfisematose

DOMANDA

Sono una donna di 48 anni. Ho fatto una tac alla spalla per un problema di instabilità e sono state segnalate bolle di enfisema, confermate da una tac ai polmoni. Ho fumato per 20 anni, circa 13 sigarette al giorno, e negli ultimi 12 anni una media di 8 sigarette al giorno. Ho smesso totalmente di fumare dopo la tac! Vorrei sapere la probabilità di un pneumotorace e se viaggi in aereo aumentano il numero o la taglia delle bolle o le fanno rompere. Infine, mi può dire che cos'è un sforzo a glottide chiusa? Tante grazie

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

Gentile signora, per prima cosa voglio complimentarmi con lei: aver smesso di fumare è stata una grande conquista e lo capirà col tempo. La probabilità di rottura di una bolla enfisematosa è molto bassa e dipende dalla dimensione della bolla stessa: più è grande più probabilità ci sono che si rompa. Gli aerei sono pressurizzati (La pressione negli aerei di linea corrisponde a quella presente a 2.400 metri di quota); i voli aerei, quindi, non dovrebbero causare grossi problemi, anche se in quelle condizioni respirare è più difficile e possono comparire capogiri o svenimenti. Uno sforzo a glottide chiusa è lo sforzo che si fa per esempio prima di tossire.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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