"Bimbi e pericoli del fumo passivo"
Il mio bimbo più grande (di 3 anni 1/2) vuole spesso andare dai nonni che abitano sotto di noi. Mia madre è una incallita fumatrice, pur non fumando con lui presente e pur assicurandomi che nel momento in cui il bimbo è con lei non ci sia odore di fumo, il bambino torna sempre in casa con i capelli odoranti di fumo. Chiedevo se esiste una diagnosi preventiva che si può fare per verificare che queste particelle inpercettibili non abbiano fatto "danni". Il bambino comunque sta bene e ha solo tosse stagionale.
Risponde: Battaglioli Marina - Pediatra e neonatologa
Non esistono esami specifici per capire se ci sono stati danni da fumo passivo, anche perché i danni non sono qualcosa di selezionato, ma un globale aumento del rischio di sviluppare molte e gravi malattie, se l'esposizione al fumo passivo è protratta nel tempo. Provi a ricordare a sua madre che i bambini sono più suscettibili degli adulti e degli anziani ai danni da fumo, perché sono in crescita e perché la loro aspettativa di vita è, per ovvi motivi, maggiore. Arieggiare gli ambienti non è sufficiente a eliminare ogni residuo di fumo, come dimostrano i capelli del bambino che odorano di fumo. In particolare, in alcuni ambienti il fumo persiste di più: se ci sono stoffe o tendaggi le particelle rimangono nell'ambiente più a lungo rispetto a superfici lisce e in materiali non assorbenti; il fumo se ne va prima da un bagno o da una cucina, che non in sala o in camera da letto. Dovrebbe convincere la nonna, se proprio non vuol saperne di smettere, almeno di fumare in una stanza della casa dove il nipotino non entri mai.