"Attacco epilettico dopo sospensione della cura"
Mio marito (28 anni) ha avuto la prima crisi epilettica a luglio 2006 curata con clobazam poiché si pensava ad una crisi isolata. Invece a ottobre 2006 ha avuto una seconda crisi epilettica (sempre crisi focale secondariamente generalizzata). Ha così iniziato ad assumere carbamazepina senza più avere crisi. A maggio 2010 ha smesso gradualmente (seguito dal neurologo) e non ha più avuto crisi, fino a lunedì scorso. Martedì ha quindi ricominciato carbamazepina insieme con clobazam. Se la cura aveva funzionato nel 2006 funzionerà anche questa volta oppure, avendo avuto questa recidiva, il farmaco è più difficile che faccia effetto?
La carbamazepina è un farmaco molto efficace nell'epilessia, in particolare nelle forme focali. In questa forma di epilessia le crisi partono da una zona del cervello per poi diffondersi o meno a tutto il tessuto cerebrale (cioè generalizzando). In una prima fase vi possono essere quindi movimenti involontari di un arto o di un emivolto, formicoli, disturbi visivi, allucinazioni, alterazioni dello stato di coscienza. Quindi con la "generalizzazione" vi è la perdita di coscienza con clonie e irrigidimento degli arti, morso dellla lingua, rilascio degli sfinteri. Segue la fase post-critica con ripresa della coscienza che rimane però alterata (confusione). Il farmaco sarà sicuramente efficace, come in passato, nel controllo delle crisi.
Ha risposto Zilioli Angelo