Asma e ozono

DOMANDA

Premetto che sono asmatico al 100 per cento per tutto l'anno oltre ad avere allergie primaverili estive (graminacee, cereali, nocciole, betulle eccetera). Di recente faccio molte bronchiti l'ultima delle quali con focolaio al polmone sinistro. Il mio problema, ormai molto frequente è sul luogo di lavoro. Lavoro in uno stabilimento di imbottigliamento acque minerali, sono operaio addetto all'imbottigliamento. Nella zona riempitrice automatica, che è un ambiente "sterile" dove le bottiglie vengono riempite e tappate c'è una forte presenza e concentrazione di ozono nell'aria (che ci dicono serva per purificare ulteriormente l'ambiente e "separare" diverse sostanze chimiche), quando sono costretto a fare la pulizia di questa riempitrice restando in questo ambiente per 3 ore o più, ho una forte secchezza e bruciore della gola, mal di testa, oltre a una fastidiosissima tosse secca e una sensazione di mancanza d'aria. Tosse e asma che ormai sempre quando faccio questo lavoro mi restano e si accentuano per tutta la settimana successiva. La prima cosa che voglio chiederle è se tutto questo ozono che respiro fà bene oppure no, la seconda è se un lavoratore come me con questi problemi non possa essere "esentato" dal fare questa specifica mansione. Sono stanco di prendere antibiotici, cortisone, farmaci adrenergici per aerosol e altri ancora. Prima di fare questo mestiere, che ormai svolgo da circa 8 anni, avevo tutti questi problemi polmonari soprattutto nel periodo estivo (quasi legato alle mie allergie) mentre ora noto che peggioro con l'andare del tempo.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

L'ozono è un noto agente irritante per le vie aeree e va da sé che nel suo caso è assolutamente controindicato soggiornare in questo tipo di ambienti in quanto l'asma è già una malattia che mantiene le vie aeree infiammate. Se le stesse vengono sottoposte a uno stimolo irritativo cronico esterno la sua capacità polmonare può drasticamente peggiorare. Quindi, le consiglio di cambiare tipologia di lavoro, per lo meno farsi assegnare ad altra mansione.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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