Antibiotici, cortisonici e gravidanza

DOMANDA

Negli ultimi 2 mesi ho seguito una cura con amoxicillina e poi con ceftriaxone e prednisone (una cp per 3 gg) e una dose di cortisonico iv. Sospetto una gravidanza (sari di tre settimane) e vorrei sapere se i farmaci somministrati hanno anche il piu picolo efetto sulla gravidanza.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Un discorso sui farmaci in gravidanza è complesso ed estremamente delicato. In linea di principio va detto che è meglio evitare l'assunzione di qualunque farmaco nel primo trimestre, perché questo è il periodo più delicato, quello in cui si formano gli organi. Se una cura farmacologica fosse necessaria o indispensabile, per esempio per il trattamento di malattie croniche, ciò va valutato in precedenza con il medico curante, onde pianificare l'uso di farmaci meno dannosi oppure sospendere i farmaci se possibile. Molti sono i farmaci imputati di dare danni, ma va ricordato che se circa il 4% dei neonati ha qualche malformazione, solo meno dell'1% di questi problemi è attribuibile a farmaci o infezioni nel loro insieme. Tra i farmaci che andrebbero evitati nel primo trimestre ci sono gli antinfiammatori, gli antitumorali, gli ormoni sessuali, alcuni antibiotici, i farmaci antiepilettici (in particolare litio e sodio valproato), antidepressivi, warfarin, ipoglicemizzanti orali e altri ancora. Vi sono anche farmaci che andrebbero evitati nel secondo e terzo trimestre, così come in vicinanza del travaglio-parto.
Ma l'elenco sarebbe lungo. In ogni caso prima di assumere un farmaco in gravidanza è corretto interpellare il proprio medico in proposito, o parlarne con il ginecologo. Talora infatti può essere meno dannoso il farmaco rispetto alla patologia che si va a curare.
Va anche ricordato che l'assunzione una tantum di farmaci anche pericolosi in gravidanza solitamente non crea problemi. Tale è certamente il caso dei farmaci citati (cortisonici), mentre gli antibiotici citati sono innocui. Peraltro i cortisonici a inizio di gravidanza vengono utilizzati per particolari patologie, ad esempio con anticorpi antinucleo positivi.
Va infine considerato che in fase inizialissima della gravidanza (morula,blastula) esiste la legge del tutto o del nulla, ovvero la gravidanza non continua oppure le eventuali cellule danneggiate vengono totalmente sostituite da cellule normali e la gravidanza può continuare senza problemi.
Ben si comprende allora come il problema dei farmaci in gravidanza sia molto complicato, e perché, quando eventualmente il medico non sia in grado di rispondere, vi siano alcuni centri di riferimento nazionale cui potersi rivolgere per questioni particolari.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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