Allergia alla mela e test per i farmaci

DOMANDA

Nel 2002 (all'eta di 23 anni) ho avuto una reazione allergica con prurito rossore e gonfiore alla gola, dovuto all'ingestione di una mela. Al pronto soccorso mi hanno somministrato cortisone e antistaminico. Al prick test sono risultata allergica alla mela. Adesso ogni due anni ripeto i test e si sono aggiunte arachidi, soia, pesca, prugna. È vero che posso mangiare mela e pesca cotte? Ora mi sono comparse delle pustoline sulla pelle dopo uso del corsodyl per i denti. Secondo lei devo fare i prick test anche per i medicinali? Perché sono in gravidanza alla fine del quinto mese, però mi hanno consigliato di non fare i prick test, per precauzione. L'omeopatia secondo lei può risolvere in parte il mio problema?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marco D'Agostino, Allergologo

L'allergia alla mela si associa ad allergia alla betulla come polline. L'alimento cotto modifica le sue caratteristiche antigeniche, pertanto un'allergia ad alimento crudo non corrisponde un'allergia ad alimento cotto. L'allergia subisce variazioni importanti in corso di gravidanza tanto che non stupisce se una paziente tollera alimenti che prima risultavano scatenare reazioni. Le ricordo che test positivi non sono espressione di malattia allergica se non correlati con episodi clinici e per i medicinali i prick e patch test hanno un valore diagnostico limitato. Il ricorso all'omeopatia è una scelta personale.

Marco D'Agostino
Allergologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995, è dal 1999 specialista in Allergologia e Immunologia Clinica e, dal 2007, in Igiene e Medicina Preventiva. È esperto di malattie allergiche (respiratorie, cutanee, farmaci, imenotteri) e intolleranze alimentari, sia per adulti, sia per bambini.
È in servizio presso l’Ospedale Maggiore di Lodi ed esercita privatamente.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.

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