Alimentazione nei bambini

DOMANDA

Che dieta dovrebbe seguire una bambina di 20 mesi? È vero che le verdure alla sera non sono consigliate perché gonfiano il pancino e provocano disturbi del sonno?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

In linea generale una bambina di 20 mesi sana dovrebbe aver terminato lo svezzamento e può cominciare a mangiare un po' di tutto; tuttavia bisogna rispettare le sue esigenze nel preparare il pasto, le sue necessità e i fabbisogni (niente sale e metodi di cottura semplici). Le porzioni vanno adeguate al peso, specie per quanto riguarda la pasta e il pane (pasta 50 g, riso 40 g e pane 30 g da non mangiare insieme alla pasta o al riso). Mai eccedere con i dolciumi (1 fetta di dolce fatto in casa come merenda una volta e settimana, per esempio torta di mele o ciambella). Evitare fritti (le adorate patatine), soffritti e merendine. In pratica la sua alimentazione dovrà essere varia ed equilibrata. È importante ricordare che è necessario per tutti consumare una buona quantità di frutta e verdura di stagione ad ogni pasto. Ecco poi una corretta distribuzione dei secondi piatti adeguata all'età: 2 volte a settimana la carne (30 g pesata a crudo), 2 volte a settimana i formaggi (se stagionati 10 g, molli 20 g, latticini e ricotta 30 g), 1 volta a settimana prosciutto crudo o cotto o bresaola (20 g), 2 volte l’uovo (che deve essere ben cotto!), 3 volte a settimana pesce (40 g pulito) e 3-4 volte a settimana legumi (30 g cotti aggiunti a pasta o riso come piatto unico). È bene ricordare che una zuppa di legumi con pasta o riso condita a crudo con dell’olio extravergine di oliva potrebbe diventare una ottima cena per l’intera famiglia seguita da verdure e frutta di stagione. Quanto alle verdure la sera non direi che sono sconsigliate, eventualmente si possono passare in modo da diventare più digeribili; ricordi che è bene abituare i bambini gradualmente alle verdure, ma anche ad ogni cibo nuovo. Per esempio verdure troppo forti di gusto come i peperoni non sono adatte ai piccolini e neppure quelle amare come le rape. Ottime le zucchine, le carote e per i legumi è meglio cominciare dai piselli. Fagioli e lenticchie si introducono più avanti e lo stesso vale per i ceci. 

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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