Continua il servizio di Home Delivery di Bayer per i pazienti Emofilici e con Ipertensione Polmonare Arteriosa

Molti sono i pazienti Emofilici e con Ipertensione Polmonare Arteriosa costretti a casa per l’emergenza coronavirus che attanaglia il nostro Paese. La maggioranza di questi necessita di assistenza e cure continue. Non tutti, però, possono contare su familiari in grado di farsi carico dei loro problemi di salute e di aiutarli. 

In risposta a queste necessità terapeutiche sempre più difficili da gestire, Bayer ha deciso di continuare a stare vicino ai pazienti in terapia con i propri farmaci offrendo loro la possibilità di ricevere al domicilio la terapia di cui hanno bisogno anche per tutto il 2021 su tutto il territorio nazionale.

La consegna del farmaco Bayer direttamente a casa dei pazienti, assicura la continuità terapeutica e consente una riduzione degli accessi in ospedale e nelle farmacie. 

“I pazienti colpiti da malattie rare – commenta Simona Gatti, Responsabile Medical Affairs Area Specialty di Bayer – hanno ancora più bisogno di essere tutelati. Grazie al servizio di Home Delivery continuiamo ad offrire una risposta concreta, in questo momento difficile, per migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver, sollevandoli anche dal peso emotivo di doversi recare negli ospedali e in farmacia”. 

L'Ipertensione Polmonare Arteriosa (IPA) è una malattia rara, progressiva, caratterizzata da una pressione del sangue all'interno dei vasi arteriosi del polmone pericolosamente alta, vale a dire superiore a 25 mmHg, e da una resistenza vascolare. Le alterazioni strutturali dei vasi sanguigni creano, infatti, un'aumentata resistenza al flusso di sangue pompato dal cuore. Tutto ciò determina un progressivo affaticamento del ventricolo destro che può culminare nello scompenso cardiaco anche mortale. La sintomatologia della IPA è caratterizzata da affanno, vertigini e stanchezza. L'Ipertensione Polmonare Arteriosa (IPA) colpisce circa 100.000 persone in tutto il mondo ed è riscontrabile più comunemente nelle donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni. In Italia secondo le stime i pazienti con IPA severa sarebbero circa 2.000 ma i numeri esatti non si conoscono anche perché, considerata l’aspecificità dei sintomi, potrebbero esserci molti casi di malattia non diagnosticati. 

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