Agnocasto per l’iperprolattinemia nell’uomo

DOMANDA

Ho letto il suo articolo sulla cura dell'iperprolattinemia con agnocasto ed enotera. Premetto che da circa 10 anni prendo cabergolina, 1 pastiglia a settimana (sono affetto da prolattinoma) ultimamente sto provando a dimezzare e vorrei smettere sostituendo la cura con prodotti omeopatici. Vorrei sapere se le dosi della cura da lei descritta sono valide anche per gli uomini, poichè l'articolo era riferito a una donna. In questo momento i miei valori della prolattina, testosterone Fsh e Lh sono nella norma.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

L'estratto secco di agnocasto titolato in agnuside minimo 2% è molto valido non solo per la donna, ma anche per l'uomo, essendo capace di ridurre validamente la prolattinemia in entrambi i sessi. In casi come il suo si potrebbe ridurre il dosaggio della cabergolina a 1 compressa alla settimana, prendendo l'estratto di agnocasto alla dose di 1 compressa al mattino al risveglio e 1 compressa nel tardo pomeriggio, sempre comunque a stomaco vuoto per un migliore assorbimento. Ne parli con il suo medico di fiducia o con il suo endocrinologo. La cura suddetta può essere proseguita indefinitamente, data l'ottima tollerabilità dell'estratto di agnocasto.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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