Addominali: influenza sulla possibilità di restare incinta

DOMANDA

Ho 29 anni e con mio marito stiamo cercando di avere un bebè. Ci hanno detto che fare gli addominali potrebbe essere controproducente. Io faccio zumba 2 ore la settimana e pilates 1 ora alla settimana, dove appunto facciamo anche qualche addominale (circa una cinquantina a lezione): può essere un problema? C'è qualche genere di attività fisica che sarebbe meglio evitare?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Non ci sono esercizi fisici che possano danneggiare la probabilità di restare incinta. Invece durante la gravidanza occorre sempre usare un atteggiamento razionale che limiti gli sforzi all’interno delle proprie capacità fisiche. Il pilates può essere eseguito durante la gravidanza e nel dopo parto. Ed è certamente molto utile, perché oltre che tonificare la muscolatura e aiutare la schiena, rilassa lo spirito. Meglio iniziare dopo il terzo mese, non andare oltre l’ottavo mese e chiedere comunque una consulenza al ginecologo prima di cominciare. Per quanto riguarda lo zumba in gravidanza va ricordato che, non essendoci un controllo stretto dell’istruttore sui movimenti del singolo, occorre procedere con gradualità, in particolare se non si è ben allenati o se ci sono problemi della colonna.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita