Acque minerali. come riconoscerle

DOMANDA

Ultimamente ho acquistato una bottiglia d'acqua che dovrebbe esercitare un'azione favorevole sulle funzioni epatobiliari e che è anche indicata per le diete povere di sodio. Andando a leggere l'etichetta mi sono accorta che i valori sono di molto superiori rispetto alle altre acque che usavo per cui mi sono venuti dei dubbi sulla qualità. Per esempio di solfati ne contiene 1560 mg/l rispetto ai 4,7 della mia solita bottiglia; bicarbonati 283 rispetto ai 50,0; sodio 8 rispetto ai 3,1; magnesio 78 rispetto ai 5,1; calcio 576 rispetto i 10,7; e infine nitrati 0,5 su 6,6 Non sono un po' eccessivi? E poi come fa a essere povera di sodio se ne contiene più del doppio delle altre acque?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Quando si acquista dell’acqua minerale è bene controllare sull’etichetta il valore del “residuo fisso a 180°”. Questo valore ci dà una stima del contenuto in minerali, si esprime in mg/l e permette di classificare le acque minerali in quattro categorie: (1)"minimamente mineralizzata" (residuo fisso non superiore a 50 mg/l): è un'acqua leggera al palato, dal sapore delicato. La carenza di sali minerali e in particolar modo di sodio, stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per chi soffre di ipertensione (pressione alta) e nell'alimentazione dei neonati. È utile per prevenire la calcolosi renale e rappresenta circa il 9% delle acque minerali italiane in commercio. (2)"oligominerale" o "leggermente mineralizzata" (residuo fisso inferiore a 500 mg/l): favorisce la diuresi, contiene poco sodio e può quindi essere indicata nei casi di ipertensione. La pubblicità ne esalta le caratteristiche, sottolineando le sue proprietà diuretiche e il suo basso contenuto in sodio. È utile per prevenire la calcolosi renale. (3)"mediominerale" (anche se per legge non è prevista dizione per questa categoria), (residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/l): il discreto contenuto in sali minerali la rende utile nell'alimentazione degli sportivi, specie nel periodo estivo in cui occorre reintegrare i liquidi e i minerali persi con la sudorazione. (4) "ricca di sali minerali": (residuo fisso superiore a 1.000 mg/l): è un'acqua terapeutica, molto ricca di sali. Si acquista in farmacia, ma alcune si trovano anche nei supermercati. Per evitare sintomi da sovradosaggio è bene acquistarla solo sotto consiglio medico. Ha un effetto diuretico inferiore, e può favorire la comparsa di calcoli renali.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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