Acidità di stomaco e difficoltà a deglutire

DOMANDA

Ho 60 anni e da un po' di mesi accuso forte acidità allo stomaco, a volte anche difficoltà a far scendere il cibo nello stomaco; il mio medico mi ha consigliato breat test: Hp risultando negativo, all’Rx esofageo con contrasto l’esofago appare di calibro ridotto, il tratto precardiacale presenta ispessimento notevole della mucosa di tipo flogistico e aspetto a coda di topo per stenosi alla giunzione con il cardias. Il radiologo mi dice che si tratta di un fattore meccanico: potrebbe spiegarmi qualcosa in più su questa patologia?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Il sintomo che lei lamenta, la disfagia, associato al riscontro radiologico tipico (aspetto a coda di topo) pone vari sospetti e non una particolare sindrome, pertanto è importante proseguire con gli accertamenti per chiarire soprattutto la causa della stenosi cardiale. La prima indagine da eseguire è una Esofagogastroduodenoscopia per escludere una lesione organica o infiammatoria. Se questa indagine fosse negativa, è indicata una manometria esofagea, che può chiarire il quadro motorio. L’acalasia è una sindrome motoria primitiva dell’esofago, caratterizzata dall’incapacità di rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore e conseguente rilasciamento a monte del corpo dell’esofago, da cui deriva un’alterazione della peristalsi esofagea con comparsa di difficoltà alla deglutizione, prima dei solidi e poi dei liquidi. Si tratta con farmaci che riducono il tono dello sfintere esofago inferiore o con terapia endoscopica (dilatazione pneumatica) o chirurgica laparotomia (miotomia extramucosa) sempre per ridurre il restringimento del tratto terminale dell’esofago.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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