A tre anni parla poco e mette in fila gli oggetti

DOMANDA

Ho un bimbo di tre anni appena compiuti. Non parla ancora molto, si fa capire benissimo, ma il suo vocabolario è ancora povero. Da premettere che sono pochi giorni che non prende più il ciuccio con il quale passava molto tempo. Ho letto dei sintomi di chi soffre di autismo e tra questi ho trovato il mettere in fila gli oggetti (nel suo caso le macchinine), e l'iperattività. Volevo chiederle se due di questi sintomi possono indicare già questo tipo di problematica. Il bimbo frequenta il nido dall'età di 6 mesi e le maestre non ci hanno mai parlato possibili problematiche.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

A tre anni molti bimbi hanno ancora un vocabolario limitato. Il mettere in fila gli oggetti è un gesto normale, indice di iniziale ordine mentale: i più piccini si divertono a distruggere e a lasciar cadere gli oggetti, poi iniziano a costruire e riordinare. È il gesto compulsivo, maniacale, che desta preoccupazione, ma va sempre inserito in una valutazione ampia e dettagliata della personalità e dello sviluppo delle relazioni con gli altri. Non sono mai da considerare gli atteggiamenti isolati. Stesso discorso vale per l'iperattività: basta poco per confonderla con la vivacità di un bambino di tre anni. Comunque le educatrici dell'asilo e il suo pediatra sono le prime persone da interpellare, in caso di dubbi come i suoi.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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