"Uso del preservativo e percentuale di rischio"
Ho 18 anni e ho sempre usato preservativo e coito interrotto per evitare rischi. Le ultime volte però, il mio ragazzo non ha interrotto il coito. Ho sempre controllato il preservativo dopo il rapporto (con l'acqua e senza) e non si è mai rotto. Però ho letto che anche se usato bene il preservativo ha un margine di errore. È vero? Da cosa dipende? Si può capire quando non ha funzionato correttamente?
Risponde: Arisi Emilio - Ginecologo
Il rischio di gravidanza di ogni metodo anticoncezionale può essere valutato da più punti di vista. Comunemente si parla di uso perfetto e di uso tipico. È tipico l’uso nella quotidianità in cui, su migliaia o milioni di persone che usano un metodo, ci sarà sempre qualcuno che ha un guaio o fa un errore. Nel caso del preservativo vi sarà qualcuno al quale si rompe, si sfila, o che lo mette e lo toglie durante il rapporto, lo mette tardivamente o, ancora, che determina un reflusso di sperma verso la vagina. Sono stati pubblicati dati anche su chi lo riutilizza.
È perfetto l’uso di chi utilizza lo strumento o il metodo con assoluta precisione. Nel caso del preservativo lo usa lubrificato, con serbatoio, lo mette prima di qualunque gesto di penetrazione e lo tiene fino alla fine del rapporto, lo sfila dalla vagina insieme con il pene, ne verifica la mantenuta integrità. I dati della letteratura dicono che con un uso tipico del preservativo maschile, il 15% delle donne ha una gravidanza non desiderata entro il primo anno di utilizzo; tale percentuale diventa il 2% se l’uso è perfetto.