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RISPOSTA DELL'ESPERTO

Tendiniti

Infiammazione del tendine sovraspinato, che fare

Ho una forte infiammazione del tendine sovraspinato. Che cosa si può fare?

L'infiammazione del tendine del muscolo sovraspinato fà pensare a una possibile degenerazione o alterazione funzionale della cuffia dei rotatori, con coseguente conflitto sub acromiale. Detto questo il consiglio è prima di tutto di effettuare una visita specialistica ortopedica che stabilisca, con esami clinici, la diagnosi. Se fosse necessario verranno prescritti ulteriori esami diagnostici ad hoc (RMN). Solo al termine di queste valutazioni sarà possibile stabilire un piano di trattamento di cura adeguato.

Terapie per la tendinite

In caso di tendinite è sufficiente un trattamento con antinfiammatori o è più utile la fisioterapia?

La tendinite è un'infiammazione del tessuto tendineo; provoca alterazioni degenerative delle fibre del tendine a volte necrosi e formazione di depositi di calcio. Si manifesta normalmente con dolore localizzato e diffuso in caso di movimento e di sforzo. Spesso la tendinite è causata da ripetute sollecitazioni che nel tempo sottopongono il tendine ad un eccessivo sforzo. Se la sintomatologia dolorosa è di media intensità richiede riposo, ghiaccio, bendaggio funzionale, trattamento farmacologico con Fans. In alcuni casi sono indicate infiltrazioni con corticosteroidi. Un trattamento fisioterapico può essere utile per valutare e incrementare la forza nei gruppi muscolari che risultano ipotonici. Un trattamento osteopatico può individuare la causa primaria della tendinite e procedere per la sua risoluzione. Tutti gli interventi sopracitati sono conservativi e agiscono sul ripristino della funzionalità, nel caso in cui non dovessero indurre miglioramenti è necessario ricorrere alla terapia chirurgica. Prima di intraprendere una cura o trattamento è fondamentale la valutazione clinica, eventualmente incrementata da esami specifici prescritti dallo specialista (ortopedico, fisiatra).

Dolore al tendine d'Achille dopo pochi minuti di corsa

Sono un ragazzo di 28 anni. Quando corro per 15 minuti circa sento un dolore al tendine del piede e al polpaccio destro. Mi hanno detto che carico di più sulla gamba destra. Vorrei sapere se una visita da un osteopata potrebbe trovare una soluzione oppure se devo rivolgermi a un altro specialista.

Dopo la corsa è probabile che si accorcino troppo i muscoli della catena posturale posteriore dando talvolta dolore in corrispondenza del tendine d'Achille. Il primo consiglio è quello di effettuare degli esercizi di stretching mirati per i muscoli posteriori della coscia e della gamba, prima e dopo la corsa. Il secondo è di fare una visita osteopatica e posturale in grado di evidenziare e possibilmente di normalizzare le eventuali disfunzioni a carico dell'apparato muscolo scheletrico.

Infiammazione tendinea e squilibrio biomeccanico

Mio figlio di 16 anni gioca a calcio, da novembre dell'anno scorso hai iniziato ad avere fastidio all'inguine, dopo alcune sedute di laser fatte dal fisioterapista della società peraltro inutili ho provveduto a fargli fare un'ecografia dalla quale e risultato un'infiammazione del tendine dell'adduttore; dopo aver fatto le lastre è risultato un arto più corto di 4 mm e l'ortopedico gli ha prescritto i plantari la diagnosi è Entesopatia inserzionale dei tendini adduttori anca sx, squilibrio biomeccanico del rachde con medesta eterometria. Retropiede varo. Vorrei sapere se è possibile a parte l'uso dei plantari correggere la postura con l'osteopatia in modo da accelerare la ripresa dell'attività fisica.

La visita osteopatica permette di eseguire un analisi dettagliata di tutto il corpo e non solo dal punto di vista muscolo scheletrico.Normalmente l'approccio osteopatico prevede un'anamnesi (una raccolta dati)una valutazione funzionale e una sintesi finale. Da quest'ultima l'osteopata disegna un piano terapeutico che prevede il ripristino della causa primaria favorendo una ripresa rapida dell'organismo. Le tecniche utilizzate vengono scelte di volta in volta secondo le necessità del paziente. Obbiettivo del trattamento osteopatico è in primo luogo la risoluzione del problema primario e a seguire un riequilibrio globale e funzionale del corpo.

Elena Boccalandro

Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani. Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.

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