Sesso in menopausa: così mantieni viva la passione


Bisogna evitare la routine e non abbandonarsi all'idea - sbagliata - che con la fine del ciclo si devono tirare i remi in barca.
«Famolo strano»: la celeberrima battuta di Carlo Verdone sembra essere la migliore terapia – insieme a “facciamolo spesso” - per tenere viva la passione anche in fase di ormoni calanti.
Lo sostiene anche uno studio serio della Chapman University, in California, pubblicato su The Journal of Sex Research.
Coinvolti 40mila partecipanti over 40: «Le coppie più felici hanno rapporti frequenti, praticano sesso orale e altre varianti, e comunicano» commenta David Frederick, il responsabile della ricerca. Che ha analizzato anche “la varietà”: fare insieme la doccia, lingerie sexy, sex toys, stimolazione anale, massaggi, baci profondi, nuove posizioni, fantasie raccontate o attuate.
«È incoraggiante scoprire che oltre un terzo delle coppie ha mantenuto viva la passione per oltre due decenni», sottolinea Janet Leva, coautrice dello studio. «Ma non succede col pilota automatico: le coppie ci hanno messo impegno per scongiurare la routine».
A maggior ragione quando le donne entrano in una nuova stagione della femminilità: la menopausa. Che ancora oggi a volte viene temuta come una soglia oltre la quale passione, sesso e sensualità cominciano un inesorabile declino.
Ma è un errore. Commenta Violeta Benini, ostetrica: «La vita media per le donne oggi è di 84 anni. Con questa prospettiva – 35-40 anni senza mestruazioni, quanto o di più della vita fertile - non ci si può immaginare la menopausa come un confine che, una volta attraversato, fa di noi un'altra donna.
È vero che i cambiamenti dovuti al crollo degli estrogeni ci sono, ma il desiderio non dipende solo dagli ormoni».
Anche se c'è qualche difficoltà, è importante non drammatizzare: «Una soluzione di pronto intervento sono i lubrificanti vaginali, che vanno visti come un gioco: ce ne sono tantissimi, a base d'acqua o al silicone, profumati o neutri, naturali senza parabeni o altre sostanze chimiche.
È un mondo che vale la pena di esplorare, e possono regalare sensazioni piacevoli anche a chi non ha alcun problema di secchezza.
Se le cose sono più complesse, il pavimento pelvico non è più tonico e partecipativo durante i rapporti sessuali, è utile la consulenza di una ostetrica che può valutare la situazione e suggerire una serie di esercizi di ginnastica, anche con l'aiuto di palline e coni vaginali che fungono da “pesetti” di allenamento».
Antonio Canino, ginecologo, e Nicla Vozzella, counselor, hanno scritto insieme un libro di consigli ad hoc, Menopausa, vivere bene il cambiamento (Giunti editorie).
«Il cambiamento più importante nella sessualità è la fine della frenesia», commenta Nicla Vozzella. «Anche perché spesso anche il partner – di lunga data o nuovo – è altrettanto maturo: la donna ha qualche problema di lubrificazione, ma anche per l'uomo l'erezione può non essere più super sprint. Ma sono difficoltà meccaniche superabili. E se alla mancanza di velocità di supplisce con la qualità della relazione, l'intimità ci guadagna».
In camera da letto conta la naturalezza: «Concentrarsi sulle coccole, rallentare i ritmi, massaggiarsi con essenze profumate, accogliere con gratitudine tutto quello che arriva».
Aggiunge Antonio Canino: «Confermo: la menopausa è per lo più presa male dalle donne. Anche per colpa dei ginecologi, perché è stata sempre più medicalizzata, richiamando alla necessità di screening preventivi, terapie sostitutive spinte o, viceversa, condannate, rischio osteoporosi, pericolo cardiaco... Ma in una visione spirituale dell'esistenza, crescere equivale a migliorare e arricchirsi. La persona più è matura, più è esperta e più vale. Anche a letto. Soprattutto se il rapporto sessuale non è vissuto come una performance, ma come uno scambio di energie, un trasmettersi benessere. Anche il desiderio calante è un falso mito. La verità? Sono soprattutto i maschi ultracinquantenni – che spesso neanche conoscono il corpo femminile - ad avere problemi con il sesso, non le donne in menopausa. Il problema a volte è la mancanza di autostima, che fa sentire la donna vecchia: se si smette di fare sesso o lo si fa raramente, la vagina tende a “chiudersi” e sì che son dolori». E allora? Allora più sesso, meno... pausa!
Un'italiana su due dopo la menopausa soffre di dolore durante i rapporti sessuali, secondo lo studio EU Revive.
«Le cure più efficaci per l’atrofia vulvare e vaginale - l'assottigliamento delle pareti della vagina che diventano più fragili e meno lubrificate per la carenza di estrogeni, con bruciore, prurito e infiammazione - sono ormonali» spiega la ginecologa Alessandra Graziottin.
«Estrogeni locali (estriolo, promestriene, estrogeni coniugati), abbinati a una pomata al testosterone (galenica, su prescrizione medica) che riaccende ancor di più la risposta fisica. Per chi non vuole ormoni nemmeno vaginali e per le donne che sono state operate per tumore al seno, ovaio o utero ci sono l’acido ialuronico vaginale, il gel al colostro, varie creme fitoterapiche e anche farmaci orali».
Ulteriore possibilità, il laser vaginale a CO2 che riduce i disturbi legati alla menopausa, inducendo la produzione di nuovo collagene e la rigenerazione delle fibre invecchiate, rimodellando e reidratando la mucosa.
È una tecnica sicura e poco invasiva, che riporta alla normalità lo stato fisiologico delle pareti vaginali senza controindicazioni anche per chi ha subito terapie oncologiche.