Pubblicità

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Poppata della notte

Quando togliere la poppata della notte

Il mio bambino ha 3 mesi e da qualche settimana prende solo latte artificiale (150 ml alle 7, alle 11, alle 15 e alle 19). A questo punto il bambino sta sveglio un'ora e mezza, al massimo 2, e si addormenta profondamente. Se lo svegliamo alle 23 per l'ultimo biberon è un dramma, poi si addormenta immediatamente per risvegliarsi intorno alle 4 e finisco per dargli il latte. Nei giorni scorsi abbiamo provato a tenerlo sveglio anche di sera, svegliandolo al primo movimento del riposino, ma il bimbo è chiaramente irrequieto. Come possiamo fare per togliergli serenamente l'abitudine a svegliarsi di notte?

A 3 mesi sono ancora tantissimi i bambini che si svegliano di notte. È un po' presto per togliere questa abitudine. Più della metà dei bimbi di 3 mesi chiede ancora almeno 2 pasti durante la notte. Non mi sembra che il vostro si svegli: lui ha già una sua pausa più lunga, nel corso delle 24 ore, semplicemente la chiede tra le 19 e le 5 del mattino. Se fossimo in un mondo privo di corrente elettrica, che stabilisce il sonno e la veglia sui ritmi naturali, andrebbe benissimo. Non costringete il bimbo a un pasto che non vuole fare: vedete già voi che rimane irrequieto e non gradisce essere svegliato. Provate, semmai, a proporgli alla sua ultima poppata, un po' più di latte, visto che la pausa che segue è più lunga delle altre. Lasciate che sia lui a svegliarsi quando ha nuovamente fame. Anche se sono le 4 o le 5 del mattino. Proponetegli un pasto, non pensate a come quando togliergli il pasto della notte, lo perdono da soli quando sono pronti. Qualcuno va aiutato, ma non adesso, fino all'anno è normale.

Come disabituare i bimbi al seno materno di notte

Buongiorno mia figla di 14 mesi ha sempre dormito molto poco, non ha mai voluto il ciuccio e nemmeno il biberon. L'ho allattata io e ancora adesso, nonostante sia svezzata, richiede molto il seno (penso sia diventata una coccola). Di giorno si fa il suo riposino,ma di notte è un incubo. Si addormenta attaccata al seno, guai a metterla nel suo lettino ancora sveglia. Dorme per circa 2/3 ore di filata ma dopo se non si attacca al seno cominciano i problemi. Per la disperazione me la metto nel lettone ma anche così si risveglia a tutte le ore pretendendo di ciucciare e fa così fino al mattino. Cosa possiamo fare?

Alcuni bambini fanno più fatica di altri ad acquisire un sonno continuato notturno, persistono a svegliarsi spesso, anche ogni ora, e a richiedere il contatto con il genitore. Chi è stato allattato al seno chiede di continuare a farlo, ma si svegliano anche quelli allattati al biberon. I consigli al riguardo sono molteplici e di svariata natura. Mediamente prevalgono le linee che consigliano fermezza e determinazione nel ricacciare il piccolo intruso nel suo letto e abituarlo ad addormentarsi da solo. In realtà, la risposta non è una sola: molto dipende dalle percezione che i genitori hanno di questa difficoltà nel sonno e da quanto soffrono della mancanza di sonno a loro volta. Mi pare che nel caso vostro siate abbastanza esasperati. La fermezza potrebbe dunque aiutarvi. Non significa lasciare il piccolo da solo a piangere nel suo lettino, ma accompagnarlo gradualmente. Stabilite un rituale, alla sera, che precede la nanna. Un bagnetto, giochi rilassanti, la cena, la favola della buona notte, una ninna nanna, con la mamma o il papà presenti nella stanza, che parlano e confortano il piccolo, ma che non necessariamente lo prendono in braccio. Similmente, ogni risveglio, ripetere un comportamento simile: presenza e parole di conforto, provando a prenderlo un braccio e ad offrirgli il seno il meno possibile. La risposta del vostro bambino non è prevedibile: può darsi che protesti vigorosamente con pianti anche prolungati. Se non gli date la sensazione di abbandono, ma di accompagnarlo verso una maggiore autonomia, prima o poi ci riuscirete. Metterlo nel lettone è giusto solo se sia mamma sia papà lo desiderano e lo vivono bene. Se vi sembra che, non solo non serva a nulla, ma vi esasperi ancora di più, non fatelo. Ogni passaggio verso l’autonomia e il distacco dalla madre può essere faticoso, ma è necessario: se il bambino non lo fa da solo, va aiutato. L’alternativa è l’attesa: prima o poi tutti imparano a dormire da soli nel loro lettino: quando, però, nessuno può dirlo.

Marina Battaglioli

Pediatra e neonatologa

Specializzata in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996, dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, dove attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

Scopri di più...