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RISPOSTA DELL'ESPERTO

Iipotiroidismo

Influenza della levotiroxina sui sintomi dell'ipotiroidismo

Vorrei sapere se assumendo la levotiroxina i sintomi tipici dell'ipotiroidismo, come sensazione continua di stanchezza, tendenza a ingrassare, stipsi ecc. scompaiono o meno.

La terapia con levotiroxina a scopo sostitutivo, quindi con valore di TSH compreso fra 0,4 e 4 mU/l, ripristina una normale funzione ormonale ed eventuali sintomi come quelli da lei lamentati non sono da attribuire alla terapia, se ben dosata. Le consiglio quindi di valutare se il dosaggio di levotiroxina che lei sta assumendo è congruo. In alcuni casi molto selezionati, è possibile integrare la terapia con levo-tiroxina, con una quota di triiodotironina, l’ormone biologicamente attivo, ma questo deve essere rigorosamente gestito dallo specialista endocrinologo.

Polineuropatia e ipotiroidismo subclinico

Mi è stata diagnosticata una polineuropatia la cui causa è ancora da scoprire. Considerando che sono affetta da ipotiroidismo subclinico (che eventualmente potrebbe essere la causa), gradirei sapere se curando la tiroide di conseguenza anche i sintomi della polineuropatia migliorano.

L’ipotiroidismo subclinico è una condizione in cui gli ormoni periferici prodotti dalla ghiandola tiroide sono nella norma a spese di un valore un po’ più elevato del TSH (l’ormone ipofisario che stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei da parte della tiroide). Di conseguenza non attribuirei la causa della polineuropatia al distiroidismo. Tuttavia non è qui specificata la eziologia dell’ipotiroidismo subclinico, che nella gran parte dei pazienti è di origine autoimmune. Se così fosse, la polineuropatia potrebbe far parte di una concomitante malattia autoimmune, associata alla tiroidite di Hashimoto. Utile quindi approfondire questa possibile associazione.

Ipotiroidismo subclinico in assenza di autoimmunità tiroidea

Vorrei sapere quale potrebbe essere la causa dell'ipotiroidismo subclinico considerando che non ho gli anticorpi antitireoglobulina e antiperossidasi, la tireoglobulina è nella norma e da una ecografia alla tiroide si evidenzia una piccola formazione ipoecogena del diametro di 3,5 mm. Inoltre vorrei sapere se esiste in commercio un dispositivo che misuri i livelli degli ormoni tiroidei come il glucometro per la glicemia.

Il riscontro biochimico di ipotiroidismo subclinico in assenza di autoimmunità tiroidea non è infrequente e permette di concludere per tiroidite siero-negativa; in questo caso l'ecografia della ghiandola tiroide spesso mostra un quadro di ipoecogenicità diffusa come nella tiroidite autoimmune (nella sua ecografia lei non riporta il dato di ecogenicità e cita un piccolo nodulino di 3 mm che nulla c'entra con l'ipotiroidismo). Il dosaggio della tireoglobulina non è di nessuna utilità in questo caso. Non esiste in commercio un dispositivo per la misura degli ormoni tiroidei al pari del glucometro per la glicemia.

Ipotiroidismo subclinico in gravidanza

Sono una ragazza di 28 anni incinta di 3 mesi. Ho scoperto la settimana scorsa che ho un ipotiroidismo subclinico da tiroidite cronica, cioè? Quali alimenti aiutano a ripristinare, se si può, un equilibrio tiroideo?

Ipotiroidismo subclinico da tiroidite cronica significa avere una malattia autoimmune della tiroide che produce ancora una quantità normale di ormoni tiroidei a spese di una maggiore stimolazione della ghiandola stessa da parte dell'ipofisi; in gravidanza è necessario intervenire immediatamente con la supplementazione con ormone tiroideo in quanto anche l'ipotiroidismo subclinico può rappresentare un fattore prognostico negativo per la gravidanza stessa; inoltre le ricordo l'importanza di assumere in gravidanza un multivitaminico che contenga i 150 mcg di iodio necessari per la supplementazione della madre e del feto.

Terapia con levotiroxina nell'ipotiroidismo subclinico

Vorrei sapere se la terapia con levotiroxina va iniziata solo dopo la diagnosi di ipotiroidismo clinico oppure può essere iniziata già con la diagnosi di ipotiroidismo subclinico e perché. Inoltre vorrei sapere se una volta iniziata la terapia, alcuni sintomi tipici dell'ipotiroidismo, come tendenza a ingrassare, eccessiva stanchezza, freddo ecc. scompaiono o se invece la terapia non influisce su questi sintomi.

La questione dell’ipotiroidismo subclinico (TSH elevato in presenza di normali valori di FT4) è dibattuta nelle diverse linee guida: in generale si è concordi nell’iniziare il trattamento con levotiroxina per valori di TSH superiori a 10 mU/l, in quanto per valori inferiori si sfrutta la maggiore stimolazione del TSH sulla ghiandola tiroidea affinché questa assicuri ancora una normale produzione ormonale (in caso di tiroidite cronica autoimmune o di patologia tiroidea nodulare la terapia può essere iniziata per valori di TSH compresi fra 4 e 10 mU/l). Per quanto riguarda il secondo quesito, i sintomi da ipotiroidismo scompaiono qualora la terapia sia iniziata in un paziente con ipotiroidismo clinico, mentre per l’ipotiroidismo subclinico il paziente non risente in modo sostanziale dell’effetto benefico della terapia in quanto partiva comunque da valori normali di ormone tiroideo periferico.

Valori di TSH nell'ipotiroidismo subclinico

Gradirei sapere se è possibile che i valori del TSH possono migliorare in assenza di terapia quando si è affetti da ipotiroidismo subclinico.

L’ipotiroidismo subclinico è una condizione in cui il TSH è elevato ma l’FT4 è ancora nel range di riferimento. Questa condizione è in genere non reversibile, ma è importante sottolineare che il dosaggio del TSH può avere qualche oscillazione nel tempo per cui è meglio iniziare il trattamento sostitutivo dopo adeguato periodo di follow-up e per valori di TSH superiori a 10 mU/l.

Ipotiroidismo: possibili cause

Vorrei sapere quali sono le cause dell'ipotiroidismo, considerando che non ci sono casi di familiarità e che l'esame degli anticorpi anti-TPO risulta negativo, inoltre il quadro ecografico è di assoluta normalità.

l’ipotiroidismo può dipendere non solo da una patologia della ghiandola tiroide ma anche da una patologia della ghiandola ipofisaria che controlla la secrezione ormonale della stessa tiroide; inoltre esistono casi di tiroidite cronica sieronegativa (cioè con anticorpi negativi) e quadro ecografico sfumato. Consiglio quindi di ripetere il dosaggio degli ormoni tiroidei e se confermata una alterazione eseguire una visita specialistica proprio per escludere le cause più rare di ipotiroidismo.

Trattare l'ipotiroidismo in soggetto che assume antipsicotico

Scrivo per mio fratello autistico che da un po' di tempo soffre di ipotiroidismo. Come farmaco assume l'antipsicotico aripiprazolo e pensiamo che siano l'abilify e l'ipotiroidismo a procurargli tanta stanchezza da star buttato notte e giorno sul letto, quando da piccolo è stato sempre fortemente iperattivo. Dovrebbe prendere qualcosa per la tiroide, ma se questo stato di apatia è causato dall'aripiprazolo, asumere altri farmaci non sarebbe inutile?

Per la situazione di suo fratello bisogna distinguere due problemi: l'ipotiroidismo e gli effetti collaterali dell'aripiprazolo. Per quanto concerne l'ipotiroidismo, se i dosaggi ormonali lo confermano, è necessario istituire la terapia ormonale sostitutiva che potrebbe portare a un miglioramento dei sintomi riferiti. Per quanto concerne gli effetti collaterali dell'aripirazolo ricordo che questo farmaco in genere NON si associa a iperprolattinemia, come invece spesso capita per altri neurolettici, tuttavia un dosaggio della funzione ipofisaria sarebbe comunque utile per escludere possibili disendocrinie.

Inizio di ipotiroidismo: che fare?

Buongiorno, ho un inizio di ipotiroidismo: che cosa bisogna fare in questi casi? Stile di vita, alimentazione, integratori possono aiutare?

Parlare di "inizio di ipotiroidismo" rende difficile rispondere. Tuttavia interpretando che si tratti di quello che in endocrinologia si definisce ipotiroidismo subclinico (lieve aumento del TSH con normali ormoni periferici) e visto che si tratta di un soggetto di età adulta, le posso dire che in questo caso una ecografia della tiroide e il dosaggio degli anticorpi anti tiroide potrebbero già essere sufficienti per un corretto inquadramento diagnostico: si decide infatti di trattare un ipotiroidismo subclinico con ormone tiroideo in caso di tiroidite autoimmune così come in altre condizioni, come ad esempio aumento di volume della ghiandola tiroidea, aumento del colesterolo ematico, presenza di fattori di rischio cardiovascolare. Alimentazione e stile di vita non hanno correlazione con questa patologia.

Gregorio Guabello

Endocrinologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001, è dal 2006 specialista in Medicina Interna e, dal 2012, in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo.

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