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DA DONNA A DONNA - Ginecologia

Ho contratto la candida in gravidanza: è pericoloso per il feto?

Le donne in gravidanza sono le pazienti più apprensive, noi ginecologi lo sappiamo benissimo. È assolutamente normale, portare in grembo una nuova vita comporta inevitabili ansie e preoccupazioni.

I motivi per cui si rivolgono a me sono i più svariati: tra questi c’è anche la paura che un’infezione vaginale contratta durante la gravidanza possa creare un danno al feto. In alcuni casi si tratta di timori infondati, in altri il pericolo sussiste davvero, come nel caso della clamidia o della vaginosi batterica.

Se invece la donna soffre di candida in gravidanza può stare tranquilla: questo disturbo non comporta alcun rischio per il nascituro, se non quello di contrarre (in caso di parto naturale) l’infezione in seguito al passaggio nel canale vaginale e di sviluppare di conseguenza il cosiddetto mughetto a livello delle mucose della bocca. Non è una condizione grave e può essere facilmente prevenuta risolvendo l’infezione materna prima del parto.

Attenzione però, perché se la candida di per sé non è pericolosa, a provocare un danno al feto può essere una terapia controindicata durante la gestazione. In gravidanza è più opportuno infatti assumere antimicotici topici, come creme, compresse o capsule molli vaginali, sempre sotto stretto controllo medico.

Inoltre, anche in questo periodo può essere utile assumere prodotti probiotici topici a base di lattobacilli, sotto forma di capsule e ovuli vaginali. Questi sono importanti per ristabilire un fisiologico equilibrio dell’ambiente microbico vaginale, fondamentale per contrastare l’eccessiva crescita della candida.

Anna Maria Paoletti