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RISPOSTA DELL'ESPERTO

Frequenza cardiaca

Cuore e frequenza cardiaca

Ho 33 anni. Da quasi un mese sto facendo nuoto due volte a settimana e, i restanti giorni, 10 minuti di cyclette. A riposo i miei battiti cardiaci si aggirano intorno ai 50 al minuto. È normale, o avrei bisogno di una consulenza cardiologica?

No, assolutamente. È il segno che lei è allenato, prosegua così che va benissimo e sempre con buon senso mi raccomando.

Sport e frequenza cardiaca massima

Ho 27 anni e sono in buona salute; ho cominciato a fare sport da qualche anno: ciclismo e corsa e mi sono munito di un cardio frequenzimetro per misurare le pulsazioni, ma non conosco i limiti entro cui le mie pulsazioni dovrebbero stare durante l'attività fisica. Mi può dare queste indicazioni?

La frequenza massima teorica in soggetto non allenato è 170 battiti minuto meno l'eta quindi, nel suo caso, 143 battiti al minuto, sempre usando buon senso e non esagerare con le prestazioni se non si è allenati. Per fare competizioni invece è necessaria visita medico sportiva con certificato idoneità. Se poi l'attività fisica diventa continuativa e intensa consiglio sempre di fare visita cardiologica.

ICD bicamerale e frequenza cardiaca

Volevo sapere: una volta impiantato un defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) bicamerale la frequenza cardiaca sarà sempre la stessa o ci sono dei range tollerati dall'ICD? Ovvero, con un'impostazione a una frequenza di 60 battiti/minuto si può avere un cuore che può battere a 72 battiti/minuto? Il polso dopo impianto di ICD sarà ritmico o aritmico al tatto?

L'ICD è solo una protezione per le aritmie a rischio soprattutto le ventricolari; il cuore funziona da solo e il suo ritmo, se regolare, non viene influenzato. Il pacemaker interviene come defibrillatore se si hanno aritmie pericolose o come normale pacemaker se il cuore va troppo piano (nel caso descritto sotto 60/min). Controllando il polso sarà sempre regolare.

A quali valori di frequenza si parla di tachicardia

Mi è stato diagnosticato un linfoma, mi sono sottoposta a un trattamento chemioterapico e radioterapico, alla visita cardiologica mi è stato riscontrato un FE di 52; ho una pressione sanguigna tendenzialmente bassa e una frequenza cardiaca di 95/97 battiti al minuto. Si può parlare di tachicardia?

I valori che lei riporta sono quasi al limite della frequenza, che normalmente sta tra 60 e 100 battiti al minuto; sopra i 100 è tachicardia. Controllerei però la tiroide, ma sicuramente gli oncologi lo faranno, se non l'hanno già fatto.

Frequenza cardiaca: nello sportivo si abbassa

Mi piacerebbe avere un chiarimento sul battito cardiaco massimo. Mi spiego meglio: io faccio sport regolarmente, circa 4 volte a settimana (palestra e corsa). So che normalmente la frequenza cardiaca si abbassa in chi si allena e, in effetti, a riposo ho una frequenza che va anche sotto i 60 bpm; quando corro però raggiungo picchi elevati (anche 180), pur se per poco. Poiché se considero il classico 220-età io dovrei avere una frequenza massima di 176 bpm mentre a 180 corro senza troppi problemi, mi chiedevo se è normale tutto ciò. Forse facendo sport, oltre che abbassarsi il ritmo a riposo si alza anche la frequenza massima? Oppure è il caso di fare qualche verifica?

Detto così, verrebbe da pensare che lei non sia proprio così allenato; infatti l'allenamento serve proprio a migliorare la performance sportiva e quindi la capacità di sopportare sforzi e, pertanto, ad abbassare la frequenza cardiaca; a riposo i grandi atleti di endurance hanno anche 35 battiti per minuto (Coppi, Hindurain, Moser). Io, personalmente, sentirei un personal trainer e migliorerei il tipo di allenamento. Per lo sforzo quindi non si deve alzare la frequenza massima anzi il contrario. Per i controlli farei solo una visita cardiologica generale e controllerei la tiroide con T3, T4, TSH.

Correre per abbassare la frequenza cardiaca

Ho 53 anni, alto 175 per 68 kg, non soffro di nessuna patologia e da qualche anno corro regolarmente per un'ora nel pomeriggio sul tapis roulant. Vorrei abbassare la frequenza cardiaca durante l'allenamento, che raggiunge 150 battiti se vado a 10 km/h costanti. Per farlo qual è la tipologia di corsa più utile? Mi piace correre tutti i giorni con un giorno di riposo a settimana, questo metodo può essere controproducente per abbassarla?

La corsa va benissimo, continui pure a correre, ma lo faccia più lentamente e più a lungo di quanto non stia facendo ora: in questo modo l'effetto allenamento, e quindi riduzione della frequenza cardiaca, risulta maggiore rispettp a una corsa più breve e intensa.

Claudio Panciroli

Cardiologo

Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.

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