Condilomi genitali
Condilomi acuminati
salve, sono una ragazza di 25 anni, affetta da condilomi acuminati. mi sono stati diagnosticati 2 settimane fa ma molto probabilmente li avevo da molto prima. ho iniziato la cura di aldara crema, ma dopo 5 applicazioni ho la pelle ustionata. e mi sembra di capire che non sia normale.... appena reperibile contatterò la mia ginecologa. ma vorrei porle alcune domande... mi sto documentando molto sul tipo di malattia ma l'hpv mi sembra pieno di misteri. si guarisce totalmente dal virus o una volta curati i condilomi escono nuovamente?! sono disperata leggo troppe cose negative su questo virus e vorrei capirne di più... grazie
Il mio primo consiglio da ginecologo amico è di calmarsi. Poiché se è vero che i condilomi possono tornare, solitamente si riesce a debellarli con cure attente ed eventualmente ripetute, incluso il trattamento destruente. La crema utilizzata può talora dare piccole lesioni da ustione, ma solitamente sono rimediabili con la rimozione della crema e la transitoria sospensione del trattamento, che potrà essere ripreso solo dopo completa guarigione della lesione.
Condilomi e trasmissione alla partner femminile
Il mio compagno da circa un anno e mezzo combatte con il problema dei condilomi, che vengono "bruciati", ma periodicamente si ripresentano. Io ho effettuato diversi Pap-test e visite di controllo, dai quali è risultato che non sono mai stata contagiata, mi sono anche sottoposta al vaccino. Ma ora, se sono venuta a contatto pensando che il problema fosse risolto sono comunque coperta con il vaccino? O c'è sempre il rischio di un eventuale contagio? E c'è anche il rischio di un contagio orale?
Il rischio di un contagio esiste se non vengono usati preservativi. Il contagio è possibile anche per via orale, in relazione con varie condizioni, compreso il tipo di virus, la quantità del passaggio virale, le capacità immunitarie dell’organismo che viene infettato, ed altro ancora. La presenza del virus non si manifesta in ogni caso con l’evidenza clinica del condiloma, cioè può esistere l’infezione senza che si manifesti la lesione condilomatosa. Nel partner è possibile che il trattamento non sortisca il risultato sperato probabilmente perché bisogna sostituire la terapia con diatermocoagulatore con una più efficace terapia distruttiva con il laser.
Isterectomia radicale e partner con condilomi
Sono stata sottoposta di recente a una isterectomia radicale per un adenocarcinoma mucinoso alla cervice. Ero positiva al papilloma virus alto rischio, probabilmente contratto tramite un rapporto non protetto con il mio partner attuale che soffre di condilomatosi. Come devo comportarmi ora in caso di rapporti? Devo comunque avere rapporti protetti e anche in caso di rapporti orali o anali?
La rimozione radicale del tumore del collo dell’utero correlato con un papilloma virus non porta probabilmente alla scomparsa totale del o dei ceppi virali dall’ambito vaginale, anche se non è detto che ciò possa determinare ulteriori lesioni virali in futuro. Né, presumibilmente, salvaguarda dalla trasposizione del virus verso ano o cavità buccale, che già possono comunque essere stati toccati nel passato, prima dell’intervento. Una meditazione sui rischi e sulle precauzioni da tenere va fatta con il proprio ginecologo, anche valutando il tipo o i tipi di HPV presenti, cioè tenendo conto del fatto che siano più o meno cancerogeni, a maggior ragione all’interno di una coppia in cui siano ancora presenti i condilomi.
Condilomi scoperti in gravidanza, che fare
Ho 28 anni e da 2 soffro di episodi ricorrenti di candida e cistite. Le cure (antibiotici fermenti lattici, ovuli, lavande, gel, integratori d'ogni genere) hanno avuto effetto positivo sulla cistite ma non sulla candida. Una biopsia vaginale ha evidenziato condilomatosi vaginale e flogosi cronica linfocitaria. Mi è stato quindi consigliato di agire con laser-terapia. Nel frattempo ho scoperto di essere incinta. Che cosa posso fare?
Ciò che è importante è non fare nulla in corso di gravidanza, momento biologico in cui ci sono grandi variazioni della attività immunitaria, e ricontrollare la condilomatosi dopo la gravidanza. Spesso c’è una naturale regressione. Se il tampone vaginale è negativo, ciò indica che la Candida non c’è. Essa però è condizione comune in gravidanza, quindi non è detto che non appaia o riappaia.
Crema contro i condilomi: sole e mare da evitare
Sto usando una crema al 5% di imiquimod per i condilomi, inizialmente senza nessun problema, ora con bruciore e rossore. Leggendo il bugiardino ho visto che sole, lampade, mare e piscina sono da abolire: vale per tutto il periodo della cura? Dovrei continuare la cura per 3 mesi a giorni alterni; il medico mi ha deto che il bruciore e rossore sono sintomi che la crema funziona, e in effetti si stanno riassorbendo, ma posso andare al mare?
Ovviamente quando la crema agisce sull’area condilomatosa determina una reazione anche nella zona circostante. Ne consegue che tutti i gesti che possano in un qualche modo aumentare l'irritazione locale, inclusi i gesti che portano a un aumento della sudorazione, vanno evitati o aboliti.
Informazioni sui condilomi
Ho notato da un po' di tempo una piccola bollicina, un piccolo accumulo di carne tra ano e vagina. Ho scoperto che sono condilomi. Potrebbe spiegarmi di cosa si tratta, se esistono delle terapie e se posso contagiare altre persone?
I condilomi (condilomi acuminati) sono delle formazioni di origine virale, di consistenza molliccia, ma talora anche duri, di colore giallo-rosa. Si formano più spesso a livello della cute e delle mucose dell’ano, della vulva e della vagina, e sono causati da alcuni ceppi dello Human papilloma virus (HPV). Vengono tipicamente trasmessi per via sessuale, e più raramente per contatto con ambienti o superfici contaminate, come bagni, palestre, piscine e simili. Si tratta ovviamente di una condizione infettiva, per cui vanno utilizzate adeguate precauzioni per non infettare altre persone. In particolare nel corso di rapporti sessuali va certamente utilizzato il preservativo maschile o quello femminile. Oggi la loro diffusione è limitata dalla vaccinazione contro alcuni ceppi di HPV, che si effettua nelle bambine nel corso del loro 12º anno di età. Tale vaccino esercita la propria azione contro i 2 più comuni ceppi di HPV che determinano i condilomi e contro i 2 più comuni ceppi di HPV più frequentemente incriminati nel determinare il carcinoma del collo dell’utero.
Microcondilomatosi con focolaio CIN1
Avrei bisogno di un chiarimento sul referto dell'esame istologico per quanto riguarda il Papilloma virus. Sono in cura dallo scorso anno. Il referto è "microcondilomatosi con focolaio CIN1". potrebbe spiegarmi meglio sia il referto che i trattamenti?
La diagnosi di microcondilomatosi viene fatta quando ci sono piccole protuberanze carnose prive di significato patologico, ma presumibilmente legate alla presenza di HPV. La presenza della infezione da HPV non implica obbligatoriamente la comparsa di una neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN), la quale comunque, a sua volta, nella maggior parte dei casi non evolverà verso il carcinoma del collo dell’utero. Quando invece una CIN compare, può presentarsi con diversi gradi di gravità, che vanno da 1, lieve, a 2, moderata, a 3, grave. Tutto ciò viene verificato solitamente con un Pap-test e successivamente indagato con una colposcopia, durante la quale possono anche eseguirsi delle biopsie. Nel caso di una CIN 1 le alterazioni delle cellule possono regredire spontaneamente, in particolare nella donna giovane, per cui in questi casi possono essere sufficienti dei regolari controlli a distanza di sei mesi per verificarne l’evoluzione fino alla possibile scomparsa. Quando invece una CIN 1 persiste, può essere preferibile un trattamento che la rimuova. I tipi di trattamento più comunemente utilizzati sono la elettrochirurgia con ansa diatermica (cosiddetta LEEP) e la conizzazione con il laser, quasi sempre eseguibili ambulatorialmente.