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Come si sceglie il contraccettivo

6 Giugno 2020
La scelta del contraccettivo più adatto dipende da numerosi fattori, da valutare con l’aiuto del ginecologo.
Tempo di lettura: 9 minuti

La scelta del contraccettivo più adatto dipende da numerosi fattori, da valutare con l’aiuto del ginecologo.

Per evitare gravidanze indesiderate il primo passo è scegliere il metodo contraccettivo giusto. È una decisione che deve tenere conto di diverse variabili, dallo stile di vita all’età e allo stato di salute personale.

I criteri per la scelta

La scelta del sistema contraccettivo va fatta seguendo alcuni criteri. Ci sono fattori che possono essere determinanti nel preferire un metodo a un altro.

Lo stato di salute è un elemento importante. La pillola è per eccellenza il sistema contraccettivo più sicuro ed è adatto a donne di qualunque età, anche per gli innumerevoli benefici extra-contraccettivi che la caratterizzano (per esempio, regolarizza i disturbi del ciclo e ha un’azione positiva sull’epidermide in caso di acne e irsutismo). È però sconsigliata a donne forti fumatrici che hanno più di 35 anni o in caso di obesità, diabete e ipertensione; inoltre, è opportuno discutere con il ginecologo rischi e benefici della sua assunzione se in famiglia ci sono casi di trombosi o tromboembolismo venoso (TEV).

Nella scelta è importante tener conto anche del proprio stile di vita sessuale. Se si cambia frequentemente partner o si hanno rapporti occasionali, è bene utilizzare una doppia protezione, assicurata dalla pillola, che rappresenta il metodo più affidabile per evitare il rischio di gravidanza, e dal preservativo, che garantisce invece una protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili.

Si deve valutare anche la propria propensione al rischio di una gravidanza non programmata. Se non si vuole correre alcun pericolo, non si dovrebbero considerare i metodi contraccettivi naturali, considerati scarsamente affidabili.

Preservativo

Viene utilizzato da “lui”: si tratta di una sottile guaina di lattice, flessibile ma resistente. Ricopre il pene durante il rapporto sessuale e raccoglie il liquido seminale al momento dell’eiaculazione, impedendo agli spermatozoi di entrare in contatto con la vagina.

È un metodo contraccettivo affidabile, ma occorre seguire bene le regole d’uso. Se il preservativo si rompe o si sfila il rapporto è da considerarsi a rischio e per essere certi di non avere “sorprese” si deve ricorrere alla contraccezione di emergenza.

Il suo utilizzo può creare qualche resistenza psicologica dovuta alla necessità di applicarlo interrompendo l’intimità del momento.

La pillola

La pillola estroprogestinica contiene un'associazione di due ormoni femminili (steroidi): un estrogeno e un progestinico.

Esistono diverse tipologie. C’è la pillola monofasica (a dosaggio fisso), la bifasica (che contiene un dosaggio fisso di estrogeno e uno variabile di progestinico) e la trifasica (che prevede ormoni associati in tre dosaggi differenti e una dose totale molto bassa). Esiste infine una pillola, cosiddetta quadrifasica, che contiene estradiolo e un progestinico combinati in quattro differenti dosaggi.

La pillola estroprogestinica agisce principalmente inibendo l'ovulazione attraverso il blocco della sintesi di due ormoni, denominati FSH e LH. La pillola provoca, inoltre, un inspessimento del muco cervicale e un assottigliamento dell'endometrio, la mucosa dell'utero, che diventa così meno adatto all’eventuale impianto di un ovulo.

La si assume per 21 giorni, a partire dal primo giorno di flusso mestruale. Segue la pausa di una settimana, durante la quale si ha il flusso pseudomestruale.

Esistono anche contraccettivi in confezioni da 28 confetti, da prendere senza alcuna interruzione fra una scatola e quella successiva: a contenere gli ormoni sono le prime 24 o 26 pillole, a seconda del contraccettivo, seguite da altre 4 (o 2) pillole “placebo”, che non hanno al loro interno alcun principio attivo, ma sono utili in quanto riducono il rischio di dimenticanze. Generalmente il flusso pseudomestruale compare durante l'assunzione delle ultime compresse e può essere ancora presente quando viene iniziata la nuova confezione.

La contraccezione con la pillola prevede di assumere un confetto al giorno, possibilmente sempre alla stessa ora o con un ritardo che per la maggior parte delle pillole è al massimo di 12 ore. Esistono però oggi contraccettivi orali di ultima generazione (in regime 24/4) che consentono di allungare la finestra di contraccezione in caso di dimenticanza da 12 a 24 ore.

Se assunta seguendo le indicazioni, qualunque sia il regime (21/7, 24/4 o 26/2), la pillola estroprogestinica ha un’efficacia contraccettiva molto elevata e ha anche altri benefici effetti “collaterali”, come la diminuzione della sindrome premestruale e un’azione benefica sull’acne e la seborrea. In generale può essere utilizzata sia da donne giovani sia da quelle più mature ed è ben tollerata.

La pillola con solo progestinico ha una sicurezza contraccettiva inferiore rispetto alla pillola classica, ma è indicata anche per le donne che non possono assumere estrogeni.

La contraccezione di tipo ormonale è disponibile anche in altre “formulazioni”.

Il cerotto transdermico

È un sistema a rilascio transdermico di un estrogeno e di un progestinico. Dopo l'applicazione, vengono regolarmente rilasciate ogni giorno piccole quantità dei due ormoni. La sua efficacia è molto elevata. Indicazioni e controindicazioni sono simili a quelle della pillola.

Sistema intrauterino (IUS)

È un dispositivo flessibile, a forma di T, che contiene in un serbatoio l´ormone progestinico. Viene inserito nell´utero dal ginecologo e ha una durata dai 3 ai 5 anni a seconda del modello. È uno dei metodi contraccettivi più sicuri.

Anello vaginale

È un anello flessibile che contiene estrogeno e progestinico e che la donna può introdurre da sola in vagina, dove va lasciato per tre settimane, seguite da 7 giorni di intervallo. L'anello vaginale non sembra interferire con i rapporti sessuali.

Spirale al rame (IUD)

È un contraccettivo di tipo meccanico. Ne esistono diversi modelli, con caratteristiche differenti. Il sottile filamento di rame, avvolto all´asta del dispositivo, potenzia l´effetto meccanico della spirale, agendo come uno "spermicida". Gli ioni di rame, liberati nella cavità uterina, svolgono infatti un´azione diretta sugli spermatozoi.

Il dispositivo va sostituito dopo 3-5 anni. La spirale è un metodo contraccettivo molto efficace. Molte donne segnalano talvolta flussi abbondanti nei mesi successivi l’inserimento.

Contraccezione d’emergenza

Quando si è avuto un rapporto sessuale non protetto, è possibile ricorrere ala contraccezione di emergenza per ridurre la probabilità di una gravidanza.

La contraccezione di emergenza è in genere ben tollerata e utilizza una bassa quantità di ormoni. È bene però ricordare che il suo uso deve comunque essere episodico e limitato a reali situazioni di emergenza.

Metodi naturali

Oltre ai contraccettivi ormonali e di barriera esistono anche altri metodi cosiddetti “naturali”. Tra i più diffusi il coito interrotto e il metodo Billings.

Il primo non possiede in realtà un’alta sicurezza contraccettiva. Prevede che l’uomo ritragga il pene dalla vagina prima dell'eiaculazione, evitando che lo sperma si possa diffondere nell’apparato genitale femminile. È un metodo semplice, ma non sicuro e che risulta spesso sgradito alla coppia perché interrompe bruscamente il rapporto.

Il metodo Billings si basa invece sull’osservazione delle caratteristiche del muco cervicale, la cui consistenza e il cui aspetto variano nel corso di ogni ciclo mensile. Seguendo le regole di questo metodo, si dovrebbe individuare ogni mese il periodo fertile. È considerato un sistema di media efficacia contraccettiva, ma è necessario seguire quotidianamente regole ben precise, che richiedono una notevole costanza e una buona conoscenza del proprio corpo.

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