Normale odore vaginale

Ogni vagina ha un odore diverso, che cambia nel corso della vita di una persona, anche se può generalmente essere descritto come di “muschio”, “carne” o “latte leggermente fermentato”.

Anatomia e fisiologia dell’odore vaginale

L’odore pungente delle secrezioni vaginali deriva dal suo pH naturalmente acido, inferiore a 4,5.

Inoltre, la flora vaginale – e quindi il suo odore – cambia in base alle variazioni ormonali che si verificano nel corso del ciclo, alla presenza di sangue durante il periodo mestruale, all’uso di contraccettivi ormonali, con l’attività sessuale e in relazione alla dieta e all’esercizio fisico.​​​​​​​

Pancia e gambe di una donna con le mutande bianche

Fattori che influenzano l’odore vaginale

  • Variazioni ormonali
  • Dieta e alcol: modificano l’odore vaginale influenzando i livelli di acidità della microflora della vagina:
    • gli alimenti con un forte odore, come spezie, cibi affumicati, cipolla, aglio, broccoli, asparagi e caffè, hanno maggiori probabilità di produrre un cambiamento dell’odore vaginale;
    • anche un’eccessiva assunzione di carne, prodotti caseari e alcol può contribuire a un odore più pungente;
    • gli agrumi possono addolcire l’odore e il gusto dei fluidi vaginali;
    • una dieta vegetariana rende, invece, l’odore meno forte.
  • Sudore: come succede con l’esercizio fisico, il sudore può produrre un odore sgradevole dalla vagina, quando il liquido lattiginoso proveniente dalle ghiandole apocrine dell’inguine si combina con la flora batterica dell’area vulvovaginale.
  • Attività sessuale: l’introduzione di oggetti estranei che sono entrati in contatto con i genitali di altre persone, come sex toy condivisi o parti del corpo, può influenzare i livelli del pH vaginale e quindi l’odore. Anche la saliva può alterare l’equilibrio del pH vaginale, proprio come lo sperma, che è alcalino.
  • Igiene
Condizioni vaginali che modificano l’odore della vagina e situazioni in cui è bene consultare un medico
Sono molte le condizioni associate a un cambiamento dell’odore vaginale:

  • Vaginosi batterica: uno squilibrio della normale microflora vaginale caratterizzato da una riduzione dei lattobacilli “sani” rispetto ad altri taxa batterici anaerobici, alcuni dei quali producono ammine che contribuiscono all’odore “di pesce” delle secrezioni prodotte.
  • Tricomoniasi: infezione sessualmente trasmissibile (IST) di origine non virale causata da un protozoo che invade il tratto urogenitale, dove produce un effetto citotossico sul rivestimento epiteliale causando un aumento del pH vaginale e secrezioni schiumose e maleodoranti.
  • Fistola retto-vaginale: condizione rara che produce la fuoriuscita di feci dal retto in direzione della vagina, con un odore sgradevole.
  • Tumore vaginale e della cervice uterina: i tumori ginecologici sono spesso accompagnati da un odore di marcio dovuto alla produzione di acidi grassi volatili acetici, isovalerici e/o butirrici.

Gel prebiotici anti-odore vaginale

Se si è stabilito che l’odore sgradevole delle secrezioni vaginali è determinato dalla vaginosi batterica (che può essere favorita da una carenza di vitamina D), non resta che intraprendere con l’aiuto del medico le cure appropriate, di norma basate sull’impiego di antibiotici per bocca (per esempio in capsule o polvere per sospensione orale da sciogliere in acqua) o da applicare localmente.
Questo trattamento permette alla stragrande maggioranza delle donne di risolvere completamente l’infezione nell’arco di circa una settimana. Un periodo tutto sommato breve, ma che può sembrare lunghissimo se si deve convivere costantemente con un intenso odore di pesce avariato, che crea imbarazzo nella vita di coppia e nelle relazioni sociali.

Per attenuarlo in modo più rapido ed efficace è possibile utilizzare, in aggiunta alla terapia antibiotica prescritta dal medico, dei gel vaginali a base di glicogeno e acido lattico in grado di favorire un più efficiente ripristino dell’equilibrio della flora endogena sana (lattobacilli) e del pH acido fisiologico (compreso tra 3,5 e 4,5). Il componente propriamente prebiotico (glicogeno) supporta il metabolismo energetico dei lattobacilli, promuovendone la moltiplicazione a scapito dei microrganismi patogeni, mentre l’acido lattico contribuisce a normalizzare il pH locale, creando un ambiente vaginale ottimale per la microflora protettiva.

Per trarre i massimi benefici dagli ingredienti del gel prebiotico si deve applicare il preparato direttamente nel canale vaginale, una volta al giorno, dopo un’igiene delle parti intime delicata, con soluzioni detergenti di buona qualità, specifici per l’area genitale e a pH acido (circa 4,0-4,5).

Gli studi condotti in donne con vaginosi batterica hanno dimostrato che l’applicazione dei gel prebiotici all’acido lattico e glicogeno, in aggiunta al trattamento antibiotico previsto in questi casi, possono permette di ottenere una più rapida attenuazione dei sintomi della vaginosi e contribuisce a diminuire la probabilità di recidive nei mesi successivi. Il beneficio più apprezzato derivante dall’uso del gel prebiotico consiste nell’eliminazione dell’odore sgradevole e imbarazzante di pesce avariato, caratteristico delle secrezioni vaginali durante gli episodi di vaginosi e resistente ad altri rimedi finora testati.

Questa utilissima azione anti-odore del gel prebiotico si basa su un principio molto semplice, che vede protagonista l’acido lattico.
Le sostanze maleodoranti prodotte dei batteri responsabili della vaginosi (cadaverina, trietilammina), infatti, diventano volatili e si disperdono nell’aria soltanto quando il pH aumenta, avvicinandosi alla neutralità; riportando il pH a valori normali più acidi (ossia inferiori a 4,5), l’acido lattico contrasta la liberazione di questi composti, restituendo maggiore serenità alla donna, nella vita di coppia e nelle relazioni interpersonali.