Aritmie
L'aritmia ventricolare
Come si cura l'aritmia ventricolare?
L'aritmia ventricolare è curabilissima e spesso non necessita di terapie farmacologiche. Bisogna però individuare la sua causa con esami strumentali come Holter ecg di 24 ore ed ecocardio e poi un controllo cardiologico.
Aritmie e bloccho di primo grado
È possibile che un paziente senta, oltre ad altre aritmie, anche il blocco di primo grado?
Non è possibile che un soggetto si accorga di un blocco atrioventricolare di primo grado. Invece se peggiora e diventa di terzo grado con bradicardia spiccata, si verificano perdite di coscienza o iniziali vertigini delle quali, ovviamente, il paziente si accorge.
Aritmia, ablazione e betabloccanti
Da diversi anni soffro di extrasistoli sopraventricolari e sporadici attacchi di tachicardia parossistica sopraventricolare (in media, meno di 5 episodi l'anno) di breve durata. Il cardiologo, dopo aver constatato che il mio cuore è sano mi ha detto che è meglio evitare una seconda ablazione e che posso svolgere qualsiasi attività sportiva, con la possibilità di prendere piccole dosi giornaliere di 100 mg di atenololo. Negli ultimi mesi assumo 1/4 di pasticca al giorno e mi sento molto meglio. A lungo andare può avere effetti negativi sul fisiologico funzionamento del cuore. Mi è stato anche consigliato (non dal mio cardiologo) di assumere farmaci anticoagulanti, ma la cosa mi ha lasciato alquanto perplesso. Cosa ne pensa?
Se il cardiologo che la conosce bene sconsiglia una nuova ablazione sono d'accordo, però sappia che in cuori sani e in pazienti giovani anche una seconda ablazione non crea problemi ed è risolutiva, cosicché non dovrebbe più preoccuparsi delle sue aritmia per sempre e fare la vita che vuole. Il betabloccante a lei consigliato va benissimo anche se non toglie del tutto le aritmie. Il sentirsi meglio è reale e il farmaco aumenta anche lievemente la performance (infatti è considerato doping per gli sportivi agonisti). Lo prenda pure in cronico, anche per sempre, perché non dà alcun problema. Esegua sempre i controlli consigliati dal suo cardiologo. Non assuma anticoagulanti né antiaggreganti: non sono assulutamente indicati, li avrebbe gia somministrati il suo cardiologo che la conosce.
Rischio di morte cardiaca nei giovani
Premetto che sono ansioso e ipocondriaco e totalmente ossessionato dalla morte improvvisa. Sono un ragazzo di 21 anni, ogni anno faccio Ecg senza mai aver rilevato nulla di insolito; all'età di 14 o 15 anni ho fatto Eco con riscontro di una lieve ipertrofia ventricolare sx di 13 mm che mi dissero che non era assolutamente fattore di rischio; ho fatto anche l’Holter: regolare; unica nota "Marcata aritmia sinusale nottura" che mi hanno detto che è normalissima e non preoccupante nei giovani. Volevo sapere: il riscio di morte cardiaca nei giovani è davvero bassa? Ed io rischio molto?
Io non penserei alle malattie, ma preferirei pensare a studiare e andare in giro con gli amici! Premesso questo la morte improvvisa nei giovani sani è del tutto eccezionale ed è legata a malattie congenite che lei non ha visti i risultati di ecocardio e Holter. Ricontrollerei comunque l'ecocardio, poiché non è chiaro a che cosa si riferisca la misura di 13 mm con ipertrofia, ma in ogni caso stia pure tranquillo.
Aritmia sinusale
Ho 32 anni e non fumo. Ho fatto un ecg ed è emersa una aritmia sinusale: che cosa è? Devo preoccuparmi? L'eco-Doppler è buono.
L'aritmia sinusale e una definizione Eeg, ma è assolutamente normale, tanto che è la regola nei giovani e nei bambini. È dovuta all'interferenza degli atti respiratori sulla frequenza cardiaca, ma è assulutamente fisiologica: stia proprio tranquillo.
Aritmie e pressione bassa
In circostanze emotive molto forti ho delle aritmie che non so descrivere se non con la sensazione che il cuore batte fuori campo molto veloce. Per fortuna dura solo due tre minuti, però mi devo sdraiare e aspettare che passi. Mi capita anche sotto sforzo. I valori di pressione, che controllo spesso, oscillano tra 57/117, 60/120 e 60/107. Quale è la differenza ottimale tra la pressione minima e massima?
Io direi che non è ilm caso di preoccuparsi: la minima sotto i 50 spesso è un errore di valutazione degli apparecchi elettronici. Consideri invece di 50 un 60 di minima che è più corretto. Per la tachicardia forse ansiosa le consiglio una visita con elettrocardiogramma.
Aritmie: qualche volta sfuggono ai controlli
Nel corso degli ultimi 10 anni ho avuto 3 o 4 episodi di tachicardia forte che mi hanno un po' spaventato e, inoltre ho la sensazione che il cuore faccia un battito diverso anche 40/50 volte al giorno e spesso lo sento battere forte non veloce e mi sento anche stanco, ho giramenti di testa e malessere in generale. Questa sensazione di battito strano la percepisco di piú a riposo o quando la mente comincia a fare pensieri contorti e negativi. In questi anni ho fatto una serie di esami come elettrocardiogramma, ecografia, Holter e mi hanno detto che non ho niente. Volevo un suo commento.
Quasi sicuramente se gli esami sono tutti normali la problematica è legata all'ansia. Può comunque accadere che, a volte, l'aritmia sfugga alla registrazione. Si consiglia dunque sempre di fare un ecg durante i sintomi oppure un HOLTER prolungato di 7 gg (event reconder).